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CIVITAVECCHIA – Giornate dedicate alla memoria, al ricordo, alla commemorazione. In particolare quella di oggi, 14 maggio, ad ottantuno anni dal primo dei devastanti bombardamenti angloamericani sulla città, Civitavecchia ha voluto i drammatici eventi bellici del 1943.
Il sindaco Tedesco ed il comandante del Cesiva, generale Alberto Vezzoli, hanno deposto una corona al monumento dedicato alle vittime dei bombardamenti su Civitavecchia, al cimitero di via Aurelia Nord, un omaggio floreale al Monumento ai Caduti in piazza Vittorio Emanuele e infine una corona alla lapide dedicata ai Caduti in via Mazzini. Qui omaggi floreali anche da parte della Compagnia portuale, dell’Anpi e di una rappresentanza di studenti dell’istituto Calamatta. Autorità e cittadini si sono poi spostati al luogo della memoria di via Trieste dove l’Arci, grazie al contributo di Ccms, ha provveduto a restaurare l’opera di Manlio Midio.
«Spesso, parlando degli eventi bellici, si dice che quella di Civitavecchia è una storia spezzata – ha commentato il sindaco Tedesco – oggi, 14 maggio, ottantunesimo anniversario della prima delle oltre ottanta incursioni aeree che hanno stravolto la nostra città, abbiamo provato a riannodare quella storia. Innanzitutto con la devozione verso le centinaia di vittime, poi con la riflessione su ciò che quei lutti e quelle distruzioni hanno significato, spingendoci quindi al rifiuto della guerra e della violenza in ogni sua forma. Ringrazio le autorità civili, militari e religiose che hanno partecipato alle tre fasi fella cerimonia, le associazioni combattentistiche e d'arma, gli studenti del Calamatta, i comitati e le associazioni. Partecipando tutti, senza distinzione, alle commemorazioni abbiamo dato il senso migliore a questa giornata».
Alle 15.12, grazie Curia e Capitaneria, in concomitanza con l’orario di inizio della prima incursione, hanno suonato tutte le campane delle chiese cittadine e le sirene delle navi in sosta al porto.
Alla Casa della Memoria di piazza Leandra la Società Storica Civitavecchiese ha organizzato una mostra storica. La già vasta documentazione fotografica che costantemente è esposta nei locali e che documenta la Civitavecchia prima degli eventi bellici e le distruzioni subite è stata, in questa ricorrenza, implementata da varie testate giornalistiche dell’epoca cortesemente messe a disposizione dal socio Pietro Mancini. Sono giornali degli immediati giorni successivi al 14 maggio e 30 agosto 1943 (secondo e più distruttivo bombardamento dei tanti che seguirono) e quelli che annunciano l’arrivo delle truppe alleate dopo la liberazione di Roma del 1944. Infine un giornale pubblicato a Civitavecchia nel 1967 che riporta dolorosissime testimonianze di cittadini che furono coinvolti nell’evento. La Casa della Memoria è aperta tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 12. Previo appuntamento in orari diversi per scolaresche che desiderassero visitare la mostra.