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CIVITAVECCHIA – «Alessandro, un grande Maestro.
Alessandro Cangani è stato uno di quegli uomini che si incontrano una sola volta nella vita, una di quelle persone che, dal momento che la conosci, capisci che “La vita è bella”, e va vissuta fino in fondo...e sempre con il sorriso.
“La vita è bella” dice Alessandro, nonostante tutto...nonostante il Covid e la solitudine, nonostante la perdita del lavoro e le preoccupazioni economiche, nonostante la malattia e la paura.
“La vita è bella”, come il brano che amava far suonare ai suoi ragazzi, la Junior Band. E' difficile, per noi, non poterlo più vedere quotidianamente a scuola di musica o fra i bambini della scuola elementare...ed è triste non poter ascoltare le sue barzellette, i suoi aneddoti e ridere insieme. Alessandro è stato gioia contagiosa, luce e voglia di vivere.
E quando qualcuno aveva “la luna storta” lui è stato sempre pronto ad ascoltare, a dire una parola di conforto, a perdonare...e a terminare sempre la chiacchierata dicendo: “Sorridi sempre, perchè la vita è bella”. Nonostante la malattia avanzasse inesorabilmente Alessandro non ha mai smesso di avere fede in Dio.
Non ha mai smesso di sorridere.
Non ha mai smesso di trasmettere il suo amore per la musica e per la vita.
Non ha mai smesso di pensare ai suoi alunni e ai ragazzi della Junior
Band.
Alessandro è stato un collega gentile e disponibile, un amico affidabile che
ha fatto di tutto per mettere chiunque a proprio agio. E' stato una persona
onesta, sensibile e sincera, di quelle che non si arrabbiano mai...tranne
quando qualcuno fa del male a uno dei suoi “passerotti” (così chiamava i
suoi alunni, anche se hanno già 13 anni compiuti!)
Ogni bambino, con lui, si è sentito rispettato, accolto e amato...perchè
Alessandro aveva un dono: aiutare tutti a trovare la propria strada. Con lui
anche i bambini più piccoli e indifesi sono diventati adolescenti più sicuri
e, poi, giovani adulti più sorridenti...perchè Alessandro ha saputo ascoltare
chi soffre, consolare chi piange e, soprattutto, far sorridere tutti, anche le
persone più scontrose.
E' stato un musicista sensibile ed umile, ma anche intraprendente, che ha
saputo mettersi in gioco: imparare dai propri errori, accettare nuove sfide e
cercare sempre nuove occasioni per far suonare i suoi ragazzi.
Il suo pensiero è andato sempre alla Junior Band, e la sua preoccupazione
più grande è stata che il gruppo si sciolga. Ma non preoccuparti caro
Maestro, il gruppo non si scioglierà: ogni volta che la Junior Band suona è
come se tu fossi lì a dirigerla...perchè tu sei presente negli occhi e nel
cuore di ogni ragazzo della banda.
Alessandro è stato un figlio di don Bosco, un salesiano: il suo motto è
“Con i giovani e per i giovani, fino all'ultimo respiro”, perché per lui i
ragazzi sono la luce del mondo, e vanno aiutati e difesi sempre e
comunque con tutte le proprie forze. E' stato un uomo di grande fede, che
ha accettato la sua malattia affidandosi a Dio e alla Madonna e che, con
umiltà, diceva “Io sono grande solo se mi inginocchio ai piedi della
Croce”.
Il Signore sceglie i suoi angeli per portare a termine una
missione...Alessandro è stato un angelo in terra, e la sua missione quella
di trasmettere l'amore per la vita e per la musica.
Grazie caro Maestro Alessandro, per tutto ciò che hai trasmesso a ognuno
di noi. I tuoi occhi brilleranno sempre di quella meravigliosa fanciullezza
che ti ha reso speciale e insostituibile in tutti questi anni passati assieme ad
affrontare le piccole e grandi sfide della vita.
Avremmo voluto tanto che la tua missione con noi non fosse finita mai...e
ti avremmo voluto sempre accanto.
Preghiamo e speriamo e ricorderemo sempre il tuo sorriso mentre dirigevi
la Junior Band nell'esecuzione de “La vita è bella” o quando, sfinito dalle
prove, dicevi “Oggi nun jela posso fà”.
Con tanto affetto, grazie Maestro Alessandro