CIVITAVECCHIA – L'approvazione dell'accordo tra il comune di Civitavecchia e il Demanio, ratificata dal consiglio comunale, rappresenta un'opportunità cruciale per la città, offrendo la possibilità di riqualificare aree abbandonate da tempo. Si tratta di un passo strategico per il futuro della città, che mira non solo a recuperare zone storicamente trascurate, ma anche a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Questo ambizioso progetto rientra nel più ampio "Piano città di Civitavecchia" e prevede interventi su diverse aree chiave della città. Ne abbiamo parlato con l'assessore a Sviluppo e Pianificazione del territorio Enzo D'Antò, che ha illustrato le prossime tappe e le opportunità che questo accordo offrirà alla comunità.

Quali sono le tempistiche di attuazione dell'accordo e del "Piano Città di Civitavecchia", e come verranno gestiti i passaggi burocratici? «L'attuazione dell'accordo avrà un orizzonte temporale ben definito. Secondo il cronoprogramma, il completamento dell'intero piano è previsto per la fine del 2028. Questo non significa che dovremo aspettare fino a quella data per vedere i primi risultati: ogni fase del progetto sarà attentamente monitorata e gestita da un tavolo di lavoro che sarà istituito subito dopo la firma dell’accordo. Tale tavolo coinvolgerà rappresentanti del Comune, del Demanio e tecnici esperti, così da garantire che ogni passaggio burocratico sia affrontato in modo efficiente. Questo approccio ci consentirà di mantenere il controllo sull'andamento dei lavori e di intervenire prontamente laddove dovessero emergere eventuali criticità».

L'accordo si concentra su tre poli principali: l'ex Caserma De Carolis e l'area verde adiacente, la caserma Stegher e le 'Carcerette'. Sono previste altre aree in futuro? «Al momento, i siti individuati rappresentano il cuore dell'accordo. Questi tre poli sono stati scelti strategicamente per la loro posizione e per l'importanza che rivestono nel contesto urbano. Tuttavia, non escludiamo la possibilità di estendere l'intervento ad altre aree pubbliche in futuro. L'accordo con il Demanio, insieme al fondo di valorizzazione comunale, ci permette di avere un ampio margine di manovra per coinvolgere ulteriori zone, qualora si presentassero le condizioni giuste. È altresì fondamentale sottolineare come anche le opere di apertura a sud del porto, in sinergia con lo sviluppo del marina yachting, andranno a ridefinire il volto della città, rendendola più moderna e vivibile per i cittadini, oltre che più attrattiva per i turisti».

Per quanto riguarda le "Carcerette", si è parlato di un progetto ambizioso. Può entrare nel dettaglio, illustrando anche le realtà che saranno coinvolte? «Le 'Carcerette' rappresentano senza dubbio uno dei progetti più ambiziosi e simbolici di questa riqualificazione. L'obiettivo è quello di creare un nuovo polo di attrazione culturale e turistica, che sappia coniugare innovazione e tradizione. In particolare, prevediamo la realizzazione di un museo digitale, che offrirà ai visitatori un'esperienza interattiva e immersiva nella storia di Civitavecchia. Inoltre, ci sarà spazio per laboratori didattici, destinati alle scuole e ai turisti, e un’area di somministrazione che renderà il sito un luogo fruibile anche dal punto di vista ricreativo. Non possiamo trascurare l'importanza del coinvolgimento di diverse realtà locali: dai tecnici agli storici, passando per associazioni culturali e imprenditori. Questo progetto richiede una sinergia forte tra pubblico e privato, e siamo certi che la collaborazione di tutti gli attori coinvolti sarà determinante per il successo finale».

Si è parlato dell'ipotesi di una discoteca nell'area verde vicina alla De Carolis. Ci sono già soggetti interessati alla realizzazione di un progetto? Quali sono le intenzioni per quell'area? «L’area verde R104, adiacente alla Caserma De Carolis, sarà utilizzata in modo transitorio, con attività compatibili con lo spazio verde. Stiamo già studiando, in collaborazione con il Demanio, le soluzioni migliori per integrare quest'area con il resto del tessuto urbano, così da renderla più accessibile e valorizzarla. L’idea di una discoteca, inizialmente proposta, si è rivelata non più percorribile dal punto di vista commerciale. Tuttavia, non escludiamo la possibilità di introdurre attività di intrattenimento e aggregazione dedicate soprattutto ai giovani. La necessità di offrire loro spazi sicuri e dedicati è una priorità per l'amministrazione. In parallelo, è fondamentale ricordare che questo progetto si svilupperà di pari passo con la messa in sicurezza della Braccianese Claudia, un intervento cruciale per garantire la fruibilità di tutta l’area».

Per quanto riguarda la Stegher, si prevede l’insediamento di Commissariato e INPS. Quali sono le tempistiche e ci saranno impatti sulla viabilità? «L’insediamento del Commissariato e dell’Agenzia delle Entrate nella caserma Stegher sarà uno dei primi interventi a partire. Siamo fiduciosi che, se rispetteremo il cronoprogramma, i lavori potranno concludersi entro il 2028. Per quanto riguarda l’impatto sulla viabilità, ci stiamo già muovendo in questa direzione. Abbiamo in programma un piano di gestione del traffico che prevede l’introduzione di una Zona a traffico limitato (ZTL) in alcune aree strategiche. Questo permetterà di alleggerire il flusso di veicoli, garantendo una maggiore sicurezza e vivibilità per i residenti, senza compromettere l’accessibilità alle strutture».

Quale sarà l'impatto complessivo di questo progetto per la città? «Il progetto di riqualificazione non si limita solo agli interventi sui singoli siti. È parte di una visione più ampia che include anche la riqualificazione dell'area Italcementi, un’area di grande valore strategico per Civitavecchia. L'obiettivo è trasformare la città in un centro urbano moderno, che sappia rispondere alle esigenze di vivibilità dei suoi cittadini e che possa essere una meta ambita per i turisti. Stiamo puntando a una città più accogliente, più vivibile, capace di valorizzare le sue risorse storiche e culturali.

Questo progetto rappresenta un passo importante in quella direzione e sono convinto che, una volta realizzato, offrirà una risposta concreta a molte delle problematiche che la nostra città affronta da anni».

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