MONTALTO - «Dobbiamo per l’ennesima volta registrare e stigmatizzare il comportamento del presidente del consiglio Emanuele Miralli, il quale continua con atteggiamenti incompatibili con la carica che ricopre. Fin dall’inizio della consiliatura, Miralli si è contraddistinto per l’incapacità di garantire l’autonomia e l’indipendenza del consiglio quale organo di indirizzo e controllo politico, subordinando i lavori del consiglio e le prerogative dei consiglieri alle esigenze della giunta. Tuttavia, con l’ultimo episodio che lo ha visto protagonista, si è superato ogni limite». Lo afferma il consigliere comunale Luca Benni del “Paese che Vogliamo”, sul caso scoppiato attraverso i social. «Riteniamo che le istituzioni dovrebbero essere preservate e difese con moderazione, preparazione e capacità - dice Benni - I fatti ci dimostrano invece il contrario, per questo crediamo che una riflessione vada fatta, non fosse altro per senso civico e morale. I cittadini meritano il massimo rispetto, non un presidente del consiglio che si permette sui social di denigrare e alimentare diatribe nei confronti di un privato cittadino, con toni accesi e inutilmente provocatori. Quale immagine di sé vuole trasmettere ai cittadini il Comune di Montalto di Castro?»

«Inoltre - aggiunge il consigliere d’opposizione - l’assenza di una piena consapevolezza del rilievo istituzionale della carica ricoperta da parte del presidente Miralli ci induce ad una seria riflessione, essendo venuto meno al suo ruolo di terzietà, assoggettando completamente il funzionamento e l'attività del consiglio comunale alle esigenze del sindaco e della giunta. Il presidente del consiglio comunale dovrebbe rimanere esterno al confronto politico. Invece, Miralli da inizio mandato condiziona le funzioni primarie del consiglio comunale. Un comportamento non compatibile con il ruolo che ricopre dal 2022. Con gli atti assunti negli ultimi mesi, il presidente del consiglio ha completamente svuotato il consiglio comunale. Un modus operandi che va contro l'essenza della dialettica democratica tra organo di governo (il sindaco e la giunta) e organo di controllo (il consiglio) composto dai consiglieri comunali rappresentanti dei cittadini di Montalto e Pescia. Riteniamo che il sindaco e la maggioranza debbano prendere atto di questi comportamenti incompatibili con il ruolo del presidente Miralli, invitandolo alle pubbliche scuse per l’episodio accaduto e invitandolo a dimettersi, vista l'ormai palese e chiara incapacità di ricoprire tale ruolo».

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