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LADISPOLI - Con pochi euro i cittadini avevano la possibilità di portarsi a casa bottiglie d’acqua fresca scegliendo peraltro tra liscia e frizzante. Ma da quando Acea Ato2 è subentrata nella gestione del servizio idrico, questa possibilità è svanita nel nulla. Dismesse tutte le casette dell’acqua gestite dalla Flavia Servizi, agli utenti non resta che acquistarle direttamente al supermercato o utilizzare quella del rubinetto. Ora però, dopo anni di assenza e richieste insistenti, forse qualcosa potrebbe cambiare. «A breve elimineremo le nostre casette dell’acqua», ha spiegato il delegato al servizio idrico Filippo Moretti. Solo in quel momento Acea potrà procedere con l’installazione di quelle di sua proprietà. Ma se da una parte arriva la bella notizia, dall’altra non tutti esulteranno. A differenza del passato (dove quasi ogni quartiere poteva contare almeno su una casetta dell’acqua), da Acea ne arriveranno solo due. Una sarà collocata nei giardini di via Firenze. E avrà la priorità assoluta. In un momento successivo Acea provvederà a installarne un’altra a viale Europa, nei pressi della sede della Croce Rossa (dove peraltro era collocata quella gestita dalla Flavia Servizi). E il resto dei quartieri? «Per obbligo contrattuale - spiega Moretti - Acea deve collocarne una ogni 20 mila abitanti». Morale della favola: essendo presenti in città 40mila abitanti circa per le altre non ci sarà nulla da fare. Dovrebbe pensarci il Comune a sue spese, «ma è difficile», ha concluso Moretti.