CIVITAVECCHIA – Un’estate senza chioschi? Questo il rischio che si corre, se non si trova al più presto una soluzione ai problemi burocratici e ai vincoli imposti dalla Soprintendenza. A lanciare l’allarme è Mario Benedetti, uno degli operatori storici del settore, che denuncia una situazione di stallo che rischia di compromettere l’intera stagione. Il nodo della questione è il bando per i chioschi fissi pubblicato lo scorso anno dal Comune, che oggi si sta rivelando un boomerang per gli stessi concessionari. Le aree interessate sono quelle di viale Garibaldi, sia sul lato nord che su quello sud, oltre al lungomare. Zone che, secondo la Soprintendenza, sono soggette a vincoli stringenti, rendendo di fatto impossibile l’installazione delle strutture. Ebbene, i pareri inviati dalla Soprintendenza allo stesso Benedetti, ma anche ai chioschi di frutta di viale Garibaldi e lungomare Thaon de Revel, sembrano rendere impossibile qualsiasi soluzione a breve termine. I documenti acquisiti confermano l’improcedibilità per alcune aree, lasciando gli operatori senza alternative immediate. Improcedibilità per la richiesta di Benedetti di realizzare un chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande, per la durata di dieci anni, con installazione permanente per tutto l’anno. Parere negativo anche per l’altro chiosco su viale Garibaldi, lato sud, per la presenza di vincoli paesaggistici e monumentali. «Io ero a viale Garibaldi lato nord, ho investito per allacci fognari e luce, poi mi hanno spostato a piazza della Vita perché il chiosco intralciava il marciapiede - ha raccontato Benedetti - ora si parla di spostarci sul lato monte di viale Garibaldi, ma non credo ci sia spazio. Inoltre, il bando prevedeva altre aree, quindi potrebbero nascere contenziosi. «Da otto mesi, da quando si è insediata l’amministrazione, ho sollecitato l’assessore al Commercio D’Antò e il sindaco Piendibene per una soluzione, ma ho ricevuto solo disinteresse. Ad oggi, nessuna certezza. Ho anche inviato una diffida per il risarcimento dei danni, perché già in autunno non ho potuto montare il chiosco. Ma l’unica risposta è stata il menefreghismo». Il tempo stringe: i chioschi dovrebbero essere montati il 1° aprile, ma l’iter burocratico per ottenere le autorizzazioni richiede settimane, se non mesi. Per alcuni operatori, come lo stesso Benedetti, la situazione è ancora più complicata: «A piazza della Vita non potrò montare nulla perché il Comune - ha spiegato - non vuole attività commerciali lì. Eppure, siamo imprese locali che danno lavoro a giovani civitavecchiesi, ma ci troviamo bloccati».

Resta da capire se l’amministrazione comunale interverrà per cercare una via d’uscita o se davvero Civitavecchia dovrà prepararsi a vivere un’estate senza i suoi tradizionali chioschi sul mare. Oggi a quanto pare dovrebbe tenersi un sopralluogo di Comune e Soprintendenza proprio per capire se vi sia la possibilità o meno di trovare soluzioni alternative.

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