MONTALTO - Si sarebbe trattato con ogni probabilità di un regolamento di conti tra bande di nordafricani, marocchini e tunisini, l’ennesimo episodio di violenza avvenuto domenica sera a Montalto di Castro nei pressi del teatro Lea Padovani, vicino alla fermata dei bus. In sei sono stati arrestati - per rissa aggravata, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere - dai Carabinieri, intervenuti sul posto dopo l’allarme lanciato da alcuni residenti che si sono trovati di fronte scene di violenza con vetri di bottiglia, coltello e sangue sparso sull’asfalto. Le segnalazioni sono giunte intorno alle 23. Immediatamente la centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Tuscania ha allertato tutte le pattuglie in circuito, facendo intervenire ulteriori rinforzi.

Nel giro di una manciata di minuti sul posto è giunto un dispiegamento di pattuglie di carabinieri delle stazioni di Montalto di Castro, Tarquinia, dell’aliquota Radiomobile, della Squadra di Intervento Operativo del 6° Battaglione CC Toscana e dei colleghi della Polizia di Stato di Tarquinia.

Le forze dell’ordine hanno intercettato ed immobilizzato i sei magrebini coinvolti nella rissa con non poche difficoltà, visto anche lo stato di esagitazione dei soggetti, favorito da un consumo smodato di alcol e, non si esclude, dall’assunzione di sostanze stupefacenti.

La lite sarebbe scoppiata dopo un diverbio per futili motivi, in un contesto estraneo alla “movida” notturna della zona di Montalto Marina. In ogni caso, l'intervento immediato e massiccio delle forze dell'ordine ha scongiurato conseguenze più gravi. I militari con grande abilità sono riusciti a sedare la rissa e ad immobilizzare i contendenti.

I sei magrebini, tra i 18 ed i 39 anni, hanno riportato ferite da taglio dovute all’utilizzo proprio di bottiglie di vetro rotte e di un coltello, rinvenuto e sottoposto a sequestro. Per questo motivo sono stati tutti condotti, con varie ambulanze, presso gli ospedali della zona dove sono stati piantonati dai militari fino alla dimissione avvenuta la mattinata di lunedì con prognosi che vanno da uno a quindici giorni.

I quattro tunisini e due marocchini, tutti sedicenti senza fissa dimora e privi di regolare occupazione lavorativa, sono stati sottoposti ad accertamenti fotodattiloscopici che hanno evidenziato una richiesta di protezione internazionale in corso. Sono stati quindi arrestati e, nella mattinata odierna, sono comparsi davanti al giudice di Civitavecchia, per rispondere di rissa aggravata, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere.

Ad ottobre si aprirà il processo, intanto per tutti è scattato il divieto di dimora a Montalto.

I carabinieri, da parte loro fanno sapere che continua incessante e senza sosta la presenza delle forze dell’ordine, proiettate a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica nel litorale viterbese, anche con l’ausilio dei Reparti Speciali dell’Arma dei Carabinieri, pronti a dare risposta ferma a tutti i fatti criminosi.

Amareggiata la sindaca di Montalto di Castro Emanuela Socciarelli: anche lei domenica sera si è precipitata sul luogo della rissa per constatare quanto accaduto, trovandosi di fronte ad una intera zona nel caos, tra sangue e lampioni divelti. La lite sarebbe partita nei pressi di un supermercato, per poi proseguire nel sottopassaggio fino ad arrivare all’area della fermata bus. E’ la sindaca a rilevare ritardi sugli arrivi dell’automedica per i feriti, altro problema, oltre quello della sicurezza, da affrontare e risolvere quanto prima.

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