CIVITAVECCHIA – Civitavecchia modello virtuoso nell'housing first e nella risposta alle emergenze sociali del territorio. È stato inaugurato questa mattina il nuovo spazio di cohousing a Borgata Aurelia, un progetto che rappresenta una risposta concreta per le persone senza dimora della città. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Comitato locale della Croce Rossa Italiana, l’amministrazione comunale e Ikea Roma, che ha donato gli arredi per la struttura e kit essenziali per chi vive in strada.

L’immobile, disposto su due piani, è stato completamente rinnovato: al piano terra, l’ingresso e un accogliente salotto arredati per favorire l’interazione tra gli ospiti, oltre a spazi esterni fruibili; al piano superiore, tre camere da letto accoglieranno fino a cinque persone. Il progetto segue il modello innovativo di "Housing First," che punta al reinserimento sociale e all’autonomia dei beneficiari.

Durante l’inaugurazione, l’assessore alle Politiche sociali Antonella Maucioni ha sottolineato l’importanza del progetto, definendolo «un dono alle persone meno fortunate e un passo concreto per non lasciare indietro nessuno». Maucioni ha ringraziato i volontari, i dipendenti comunali e tutti i protagonisti coinvolti nella realizzazione dell’iniziativa. Emozionata, ha ricordato che «il dovere di una comunità è prendersi cura gli uni degli altri».

Ivan Gardini, City Manager di Ikea Roma, ha espresso orgoglio per il contributo dell’azienda: «Casa è molto più di quattro mura. È un rifugio dove possiamo sentirci accolti. Per questo, Ikea ha messo a disposizione le proprie competenze per arredare spazi che restituiscano il calore di una casa». Oltre agli arredi per il cohousing, Ikea ha donato 90 kit per le persone assistite dall’unità di strada della Croce Rossa, contenenti zaini, borracce, coperte multiuso, thermos e altri oggetti utili.

Il presidente della Croce rossa di Civitavecchia, Roberto Petteruti, ha evidenziato il valore del progetto: «Abbiamo cercato di fare qualcosa che avesse un impatto reale e lungimirante, che andasse oltre noi. Questo spazio è una risposta concreta per le persone che vivono in condizioni di estrema marginalità. La nostra fortuna è far parte di una rete che non ci lascia mai soli. La Croce rossa ha la forza di essere capillare e di lavorare su progetti che soddisfino le esigenze del territorio. Grazie a collaborazioni come questa, possiamo non solo offrire accoglienza ma accompagnare le persone verso un percorso di rinascita e autonomia, restituendo dignità e speranza a chi è in difficoltà». Petteruti ha poi sottolineato il lavoro svolto dai volontari e dai ragazzi del Servizio civile, che «hanno contribuito a dare vita a un ambiente non solo funzionale ma anche accogliente e rispettoso delle esigenze di chi lo vivrà».

A fargli eco, il presidente regionale della CRI Salvatore Coppola che ha elogiato la capacità del Comitato di Civitavecchia di rappresentare un esempio virtuoso a livello nazionale, grazie alla sinergia tra istituzioni e associazioni.

Il progetto, nato questa estate, ha visto anche il coinvolgimento di giovani del Servizio Civile, testimoniando una partecipazione collettiva. L’obiettivo è quello di fornire una risposta strutturata a un’esigenza sempre più pressante sul territorio.

In chiusura, l’assessore Maucioni ha annunciato un’altra importante novità: a dicembre sarà inaugurato un nuovo spazio di Housing first in via Giusti, mentre nel 2025 sarà operativa la nuova "stazione di posta," sempre in via Giusti, a completamento dei servizi dedicati alle persone senza dimora. Questa iniziativa segna un passo fondamentale nella lotta contro l’emarginazione sociale, restituendo dignità e speranza a chi ne ha più bisogno.

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