CERVETERI – Un’altra discarica abusiva su un’area archeologica ma stavolta i rifiuti si trovano nelle vicinanze del fiume Manganello e per questo si è diffuso un allarme più consistente dal punto di vista ambientale. Ieri mattina, in prossimità della necropoli della Banditaccia, è scattata una task force congiunta della Sovrintendenza, dell’Arma dei carabinieri della stazione locale e della Polizia municipale di via Friuli. Ha partecipato al sopralluogo congiunta Nico Stella, impegnato da tempo con la sua associazione Generazione Etrusca nella tutela dei beni archeologici cerveterani. «Un controllo mai visto da queste parti – ha commentato - con lo scopo di bloccare alcune irregolarità inammissibili, tra cui lo sversamento di rifiuti e sostanze pericolose tra i manufatti archeologici di inestimabile valore. Credo che d'ora in poi, sarà vita dura per queste persone incivili e maleducate. Le aree in questione saranno costantemente sorvegliate». È il secondo attacco alla storia di Cerveteri dopo la mega discarica a cielo aperta sorta appena una settimana fa nella stessa zona. Anche in quel caso erano arrivati i vigili urbani per porre sotto sequestro l’area all’ingresso del tumulo Campana di Monte Abatone in via del Sepolcro. Sacchi dell’immondizia, suppellettili, calcinacci e scarti edili, persino degli elettrodomestici vecchi con tutti i fili scoperti. Un gesto che ha mandato su tutte le furie le associazioni culturali e i volontari che ogni giorno si prendono cura di mantenere pulito l’ambiente e soprattutto i luoghi suggestivi della città. La Polizia locale ultimamente ha intensificato i controlli sul territorio proprio per arginare il triste fenomeno delle discariche avvalendosi pure di fototrappole che vengono fatte ruotare in varie zone della città e della periferia a seconda delle esigenze. Una decina di residenti sono stati sanzionati nell’ultimo mese proprio per i loro comportamenti ma è in arrivo anche un finanziamento di Città Metropolitana, di 20mila euro, per ulteriori dispositivi da collocare sempre a Cerveteri, specialmente sulla provinciale Settevene Palo Nuova, una delle arterie più massacrate dal degrado.

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