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San Pellegrino in fiore, è iniziato il conto alla rovescia.
C'è grande attesa per l'edizione 2024 che dovrebbe segnare una svolta nella concezione della manifestazione florovivaistica così come la città l’ha conosciuta negli ultimi 30 anni.
A iniziare dall’acquisizione del marchio, ora sotto l’egida del Comune, e dalla durata. Non più tre giorni a cavallo di fine aprile-inizio maggio ma cinque giornate, dal primo al 5 maggio, oltre a un progetto ben definito - scelto tramite un concorso di idee - che armonizza gli allestimenti realizzati nelle piazze della parte monumentale della città e alla serie di eventi e iniziative che interesseranno anche altre zone del centro cittadino.
In queste ultime ore fervono i lavori nell’area di San Pellegrino per approntare i “basamenti” su cui verranno realizzate, in chiave florovivaistica, le forme geometriche che riprendono elementi architettonici medievali presenti in vari edifici di culto.
Un San Pellegrino in fiore che sarà «stupefacente per la città». Così lo ha definito Raffaele Ascenzi che ha firmato il progetto vincitore, redatto la progettazione esecutiva e in queste ore è impegnato nella direzione dei lavori.
E qualcosa di sorprendente è certamente quello che si attende Viterbo, dopo le polemiche dello scorso anno sul mancato svolgimento. Un’attesa sicuramente condivisa dall’assessore a Sviluppo economico locale e Turismo Silvio Franco, il quale ha puntato molto sull’idea di riqualificare senza però snaturare il carattere tradizionale della manifestazione.
E sulla cui buona riuscita il Comune ha investito in termini economici e di credibilità.
Di «impegno economico importante» aveva parlato lo stesso assessore, durante la presentazione dell’evento, sottolineando anche il contributo dei partner: Provincia, Camera di commercio, Fondazione Carivit e Unitus.
155mila euro il totale dell’investimento, tra realizzazione, concorso di idee, progettazione esecutiva e direzione lavori.
Pressoché in contemporanea con l’avvio degli allestimenti è partita anche la campagna di promozione dell'evento.
Previsti manifesti che pubblicizzano San Pellegrino in fiore in città, nel resto della Tuscia e soprattutto a Roma e nell’area metropolitana.
L’impegno di spesa per la stampa e la grafica di tutto il materiale promozionale è di 10mila euro a cui si aggiungono i poco più di mille euro per l’apposizione dei manifesti nella Capitale e i 2mila euro per i pannelli realizzati per l’esposizione dei 12 progetti che hanno partecipato al concorso di idee. Mostra che sarà inaugurata oggi presso la Cappella Palatina di Palazzo dei Priori.
Inoltre, come aveva anticipato Ascenzi nel corso della presentazione di San Pellegrino in fiore, nelle piazze del quartiere medievale saranno installati dei totem che illustreranno ai visitatori gli allestimenti e le tipologie di piante ed essenze utilizzate.