SUTRI -I ragazzi dell’istituto d’Arte Midossi di Civita Castellana sono stati in visita al museo di palazzo Doebbing per ammirare le oltre 120 opere del maestro Alessio Paternesi, esposte a Sutri nella mostra “Di Terra, di luce, di aria”. «La mostra nasce dal desiderio di mettere in dialogo i profondi legami che uniscono l’opera di Alessio Paternesi alla terra di Tuscia, luogo dei suoi natali dove, dopo aver lungamente peregrinato per il mondo, il maestro era tornato a vivere quasi come in una culla filiale», aveva spiegato il direttore del museo di palazzo Doebbing, Pietro Paolo Lateano, in occasioone della presentazione. In “Di terra, di luce, di aria” per la prima volta si espone tutto il paradigma creativo del maestro, con creazioni che vanno dalla grafica alla scultura in argilla o in bronzo, dagli altorilievi fino alla pittura ad olio ed acrilico. «È con grande orgoglio che portiamo avanti l’eredità del maestro Alessio Paternesi – le parole di Claudia Mercuri delegata alla cultura del comune di Sutri -. Un messaggio molto importante, che ci farebbe piacere arrivasse a tutti ma soprattutto ai giovani, è la capacità di saper raccontare il territorio della Tuscia non solo attraverso la sua ricchezza culturale ma attraverso i personaggi che l’hanno resa grande. Il maestro Paternesi ha portato la nostra arte in giro per il mondo, e di questo gliene saremo sempre grati».

Ad accogliere i giovani studenti insieme al loro professore Francesco Capotosti e alla professoressa Mascarucci, il professore Pietro Lateano direttore del museo che ha raccontato ai ragazzi l’importanza delle opere di Alessio Paternesi, suscitando in loro grande interesse.

L’incontro di si è svolto in collaborazione con il Comune di Civita Castellana e rientra nell’ambito del prestigioso “Premio Paternesi”, un’iniziativa promossa e finanziata dalla Regione Lazio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA