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Professore ordinario di Storia contemporanea dell’Università della Tuscia, Maurizio Ridolfi ha deciso di uscire dalle aule ed entrare in città con le iniziative dell’istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia (Istoreco). Una “sfida” culturale ben riuscita, a giudicare dal pubblico numeroso e attento che ha partecipato al primo appuntamento al Foyer del Teatro dell’Unione.
Tra memoria e storia, l’incontro ha visto dialogare Ridolfi con il giornalista e saggista viterbese Gianni Scipione Rossi, autore di “Ladri di biciclette. L’Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante” (Rubbettino). Nel saggio, Rossi critica la reticenza con la quale gran parte degli intellettuali italiani ha raccontato il biennio della guerra civile, che non ha consentito alle generazioni successive di fare fino in fondo i conti con una tragica fase della storia nazionale. Da notare che l’incontro si è svolto a ridosso dell’ottantesimo anniversario della Liberazione di Viterbo, occupata dai tedeschi, da parte delle forze armate alleate.
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