PHOTO
CIVITAVECCHIA – Si continua a guardare il cielo, sperando in una tregua lunga che possa consentire di lavorare per rimettere in sicurezza le zone più colpite e per ripulire scantinati e taverne, dove un metro e mezzo di acqua ha mandato in malora i ricordi di una vita. Il Comune sta procedendo alla conta dei danni, evidenziando le criticità maggiori, tra buche, muri crollati, asfalto che ha ceduto in più punti e sicurezza da ripristinare al più presto. A San Gordiano e Boccelle, in modo particolare, cittadini, Vigili del fuoco, Protezione civile, volontari, operatori di Csp e tecnici comunali, cittadini non si sono fermati e stanno operando ormai dal pomeriggio di venerdì, dopo la violenta bomba d’acqua che si è abbattuta sulla città. «Una pioggia torrenziale - ha spiegato il coordinatore dell’Unità di Crisi Valentino Arillo - che ha provocato danni per un problema idrogeologico dovuto alle piogge dei giorni precedenti: il terreno era ormai saturo e non più impermeabile. Così dai terreni collinari p venuto giù tutto: acqua, fango e detriti, portando in basso quanto incontravano durante il percorso. Muri, confini, tutto a valle». Di una cosa è sicuro Arillo: questo deve essere il momento della riflessione. «Occorre aprire subito un tavolo di coordinamento e pianificazione per progetti a medio e lungo termine per mitigare il territorio - ha assicurato - via Guastatori del Genio è lunga? Servono più canali di scolo.
Sull’Aurelia sud, tra Civitavecchia e Santa Marinella c’è un punto più critico? Bisogna intervenire per facilitare il deflusso dell’acqua. E poi bisogna pensare a manutenzioni calendarizzate e con fondi adeguati, con pulizia frequente di strade e dei margini stradali, dove troppo spesso si accumula sporcizia. Purtroppo abbiamo la memoria troppo corta, il rischio è che domani ci si dimentichi di tutto». Appena capita la situazione, il coordinatore dell’Unità di crisi ha allertato i componenti del Coc ed il sindaco ha firmato l’ordinanza; è stato quindi attivato il sistema comunale di volontariato con la Protezione civile e l’attivazione della sala operativa a Fiumaretta. E ancora, in considerazione proprio della situazione critica, p stato attivato il sistema regionale di Protezione civile con la direzione regionale che ha inviato squadre da Cerveteri, Montalto di Castro e Bracciano. «Civitavecchia è scesa in campo con cinque squadre da tre volontari a turno, insieme all’ufficio tecnico coordinato dal dottor Iorio ed il suo staff - ha spiegato Arillo - ma continuano a mancarci i mezzi; sono obsoleti, altri sono in riparazione da tempo». È vero, ne servirebbero di nuovi e più moderni, ma per Arillo l’obiettivo è uno: «Non vogliamo intervenire in emergenza - ha ribadito - bisogna arrivare a capire che la prevenzione è fondamentale, che bisogna evitarle le emergenze, lavorare per rimuovere ostacoli e criticità, per risolvere i problemi, prima che questi si trasformino in qualcosa di più grande».
©RIPRODUZIONE RISERVATA