Nel dicembre 2022, in occasione dei 25 anni dalla nascita del Teatro Integrato a Viterbo, voluto dalla mente e dal cuore del neuropsichiatra infantile Giorgio Mauro Schirripa, è stato istituito un Festival di Teatro Sociale – Teatro Integrato.

La seconda edizione del Festival, della durata di quattro giorni, si svolgerà anche quest’anno al Teatro dell’Unione di Viterbo, da giovedì 14 a domenica 17 dicembre. Il festival, si pone l’obiettivo di promuovere le realtà teatrali operanti sul territorio, che da anni, supportate da associazioni di volontariato e coop sociali, promuovono e attuano percorsi di teatro sociale mettendole in connessione in un contesto nazionale.

La rassegna è curata da Francesco Cerra del Tetraedro APS, in collaborazione con l’associazione Eta Beta ODV e la Coop Sociale Gli Anni in tasca, è realizzata con il patrocinio della Asl di Viterbo e sostenuta dall’assessorato alla cultura e all’educazione del Comune di Viterbo, dalla Fondazione Carivit, con l’aiuto di imprese e attività del territorio.

I laboratori di teatro, di riferimento agli organizzatori, che abitualmente si svolgono durante l’arco dell’anno, nascono grazie ai fondi Pai della Asl VT3 e raggiungono la massima inclusione sociale grazie a una consolidata rete territoriale costituita da: Asl di Viterbo Uos (servizio Asl Disabile Adulto), Servizi Sociali del Comune di VT, Cooperativa sociale Gli anni in tasca (Consorzio il Cerchio), Cooperativa sociale Universale 2000 (Consorzio Il Mosaico), Associazione Eta Beta e Tetraedro A. P.S., trovano nel festival, appositamente pensato nel periodo natalizio, un momento conclusivo aperto al pubblico.

«Il titolo del festival – Come un sasso nello stagno – vuole richiamare l’effetto prodotto da sasso gettato in uno stagno – spiega il direttore artistico Francesco Cerra insieme agli altri organizzatori -. Un sasso che suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto oggetti a distanze diverse. Nel nostro caso il teatro integrato e le azioni racchiuse in esso, producono onde di superficie e di profondità, in un movimento che interessa la crescita del singolo, del gruppo e delle loro relazioni: famiglia, società, lavoro. Quattro eventi di particolare rilevanza sociale saranno i protagonisti di questa rassegna fortemente voluta dal vicesindaco e assessore alla cultura e all’educazione Alfonso Antoniozzi. Un momento di inclusione di grande rilevanza sociale dunque. Un appuntamento ricorrente, che coinvolga altre compagnie locali, come la Gea o la Fondazione Solidarietà e Cultura Onlus di Montalto di Castro e CSR, e nazionali, sempre più grande e importante, un luogo di incontro tra personalità diverse impegnate in un fine comune: lo spettacolo; un luogo di incontro tra un gruppo, la compagnia, e la realtà cittadina che lo ospita, gli spettatori, alla quale viene donato il frutto del lavoro svolto».

Ad aprire il festival giovedì 14 dicembre il concerto della corale polifonica San Giovanni di Bagnaia diretto dalla M. M. Loredana Serafini che, insieme a Ferdinando Bastianini ha dato vita nel settembre 2023 al coro integrato “Le voci di Eta Beta” che si auspica possa crescere e maturare, come i ventennali laboratori teatrali, andandosi ad inserire nella rete delle attività sostenute.

La seconda edizione del festival è stata presentata lo scorso 30 novembre nell’ambito di una conferenza stampa a Palazzo dei Priori, alla presenza del vice sindaco e assessore alla cultura e all’educazione Alfonso Antoniozzi. A fornire i dettagli sono stati Francesco Cerra (Tetraedro aps), organizzatore e direttore artistico, Francesca Burla, presidente associazione Eta Beta ODV (co-organizzatore) Orlando Meloni, presidente cooperativa sociale Gli Anni in Tasca (co-organizzatore), insieme al direttore Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell’Età Evolutiva – Asl Viterbo Marco Marcelli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA