CIVITAVECCHIA – Il question time di ieri alla Camera è servito a confermare l’impegno del Governo per la riconversione delle centrali di Civitavecchia e Brindisi.
Sollecitato infatti dai deputati di Forza Italia Alessandro Battilocchio e Mauro D’Attis - firmatari del provvedimento, diventato legge dello Stato, che istituisce un comitato interministeriale ad hoc sul post carbone nei due territorio - il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato che «stiamo valutando la possibilità di ricorrere ad ulteriori strumenti agevolativi, dedicati al finanziamento dei programmi di reindustrializzazione e riconversione delle aree di crisi industriali» così come «stiamo valutando altri strumenti, i contratti di sviluppo: per questo ci servirà la collaborazione delle due Regioni e su questo sara finalizzato il prossimo tavolo, affinchè appureremo finalmente se e come esistono le potenzialità per finanziare l’opera di riconversione dei poli energetici». L’obiettivo del Ministro è che si possa arrivare, nelle prossime settimane e a tavolo convocato, ad una conclusione positiva.

«Civitavecchia ed il suo territorio devono restare al centro del dibattito ed è nostro compito continuare a pretendere la giusta attenzione - ha quindi commentato l’onorevole Battilocchio - il Ministro Urso ha confermato che il percorso post-carbone a Civitavecchia e Brindisi è seguito direttamente dal Governo che ne riconosce la specificità e l’importanza strategica. Ha quindi elencato le risorse specifiche che si stanno vagliando specificamente per il nostro territorio. Abbiamo ribadito che, in questo percorso di transizione energetica e svolta green, ci attendiamo molto anche dal piano industriale Enel che verrà presentato in autunno e che deve contenere investimenti seri, concreti e compatibili».

Per il direttore Enel Italia Nicola Lanzetta, interpellato sul futuro delle due centrali a carbone nel corso dell'audizione sul Dl sud convocata dalla commissione Bilancio della Camera, si tratta di due siti che «il sistema non reputa in grado e opportuno di convertire a gas, per entrambi ci sono due grandi direzioni sulle quali crediamo: la realizzazione di impianti di produzione fotovoltaico e la realizzazione di batterie. Enel sta realizzando - ha spiegato - una rete di batterie molto importante, questi due siti sicuramente saranno oggetto, dal punto di vista industriale, di questa rivisitazione. Su entrambe stiamo facendo alcune riflessioni, ve le racconteremo a valle del piano industriale che presenteremo a novembre».

Intanto Filt Cgil e Usb Lavoro Privato hanno annunciato due giornate di sciopero per il 12 e 13 ottobre prossimi dei lavoratori della società Minosse addetti alla discarica del carbone. «Le ragioni alla base della protesta – hanno spiegato - sono nella mancanza di soluzioni circa il futuro di lavoratori che fin dall’inizio hanno garantito la funzionalità della centrale e che oggi non riescono a vedere oltre il 2025, data di chiusura della centrale. Un orizzonte occupazionale di neppure due anni, quindi, peraltro segnato da un più che probabile taglio di appalto e dal conseguente ricorso agli ammortizzatori sociali». E sembra essere scomparsa anche l’ipotesi di un progetto legato alla logistica. «Eppure, nel luglio 2022, anche allora dopo altri scioperi e iniziative di protesta, sembrava si fosse imboccata la strada giusta – hanno ricordato i due sindacati - alla presenza di Regione , Comune, Adsp e organizzazioni sindacali, la società Enel Logistics presentava infatti un piano industriale per lo sviluppo di attività logistiche su Civitavecchia. Un progetto che prevedeva tra l’altro l’assorbimento del personale attualmente impegnato nella logistica combustibili della centrale e l’utilizzo a regime di circa 150 unità. Poi, all’improvviso è calato un incomprensibile silenzio».

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