CIVITAVECCHIA – Servono chiarezza, concretezza e progetti immediatamente cantierabili. Sono le richieste che, in città, giungono da più parti per definire il futuro della centrale Enel di Tvn. Alla luce di quanto annunciato dalla consigliera regionale Marietta Tidei sulla lettera che Enel ha inviato al Mase per l’autorizzazione alla messa fuori servizio definitiva di Tvn, iniziando il percorso già a partire da domani, lunedì 15 luglio, e delle voci su eventuali progetti di smaltimento dei rifiuti di Roma all’interno del sito, la città fa quadrato.

La prossima settimana il sindaco Marco Piendibene, accompagnato dall’assessore al Lavoro Piero Alessi e probabilmente anche da quelli allo Sviluppo Economico Patrizio Scilipoti e all’Ambiente Stefano Giannini, sarà a Roma per incontrare la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e fare il punto sul percorso avviato in questi mesi con i ministeri competenti e capire a che punto è la task force sul futuro dell’impianto. Un appuntamento importante, per avere un quadro sicuramente più chiaro della questione.

Intanto come si evince da ambienti istituzionali e vicini all’azienda, la data indicata nella lettera, quella del 15 luglio, sarebbe quella per l’avvio del percorso di spegnimento graduale dell’impianto entro la fine del 2025. Anche perché, come spiegato dal Pd, «la chiusura di Tvn non può essere in alcun modo differita oltre il 2025, ma i tempi della sua dismissione - hanno spiegato i dem - devono essere concordati. Non è accettabile che si prefiguri, da parte di Enel, una interruzione totale del servizio in modo improvviso e unilaterale, senza aver condiviso un programma di attività che si faccia carico delle questioni della occupazione diretta e indotta. Siamo disposti a sostenere tutte le iniziative che verranno intraprese per sostenere un quadro programmatico che vuole tutelare l’ambiente e al tempo stesso offrire concrete e credibili alternative imprenditoriali e occupazionali».

Enel stessa avrebbe chiesto al Mimit la convocazione di un nuovo incontro da tenersi entro la fine del mese, per un ulteriore esame dei tanti dossier che sarebbero sul tavolo e che vedrebbero partner esterni contribuire al rilancio del territorio. Tra questi ci sarebbe, ad esempio, Maire Tecnimont, società leader nella produzione di idrogeno verde.

E sulle voci di rifiuti a Tvn? Per Avs-Demos la certezza è soltanto una: nessuna combustione dei rifiuti, di nessun genere, nel territorio di Civitavecchia. «Ad oggi non risulta nulla a riguardo, né ufficialmente né ufficiosamente, motivo per il quale non possiamo che confermare quanto abbiamo sempre sostenuto – hanno chiarito – a tal proposito giova rammentare che è espressamente vietato dall'attuale piano rifiuti regionale».

Usb, in attesa di visionare il Piano di dismissione della centrale Tvn che, secondo le prescrizioni AIA, Enel dovrebbe avere trasmesso entro il 30 giugno, l’Usb chiede alla Task force di mettere a conoscenza la città dei risultati raggiunti. «Tanto più ora che si è completato l’insediamento della nuova Giunta, alla quale chiediamo quindi di farsi parte attiva con il Ministero – ha spiegato Roberto Bonomi – per una urgente convocazione dell’intero Comitato di coordinamento. Anche perché, nel frattempo, sono ben noti i risultati che si vanno delineando nel parallelo tavolo ministeriale istituito per il phase-out della centrale a carbone di Brindisi. Nell’ultima riunione di ormai un mese fa, la città pugliese non ha infatti ottenuto solo un Accordo di programma per il territorio, obiettivo che a Civitavecchia si insegue da anni, bensì la presentazione di effettivi progetti aziendali per la creazione di un polo per le grandi carpenterie (Scandiuzzi), per la produzione di pale eoliche innovative (ACT Blade, con Invitalia), per lo sviluppo della logistica (Grimaldi) e per un impianto per il riciclo del materiale proveniente dalle pale eoliche a fine vita (Greenthesis)».

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