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ACCELERATORI PER RADIOTERAPIA ACCELERATORE STRUMENTAZIONE MEDICALE ELETTRO ELETTROMEDICALE
CIVITAVECCHIA – Passo indietro per la realizzazione della Radioterapia presso l’ospedale San Paolo di Civitavecchia. Mercoledì è tornato infatti a riunirsi il tavolo per la realizzazione dell’opera, presieduto dal vescovo Gianrico Ruzza, presso il comune di Civitavecchia certificando, però, un rallentamento che fino ad oggi era soltanto intuibile. Dopo gli annunci arrivati negli ultimi mesi, ora sarebbero diverse le cose da rifare prima che si possa finalmente posare la tanto agognata prima pietra di un progetto che il territorio reclama con forza per porre fine al drammatico e odioso fenomeno del pendolarismo delle cure. I problemi, infatti, sarebbero diversi. In primo luogo c’è il fatto che i fondi, i famosi 8 milioni, ci sono ma vanno reimpiegati attraverso un emendamento essendo fuori tempo massimo. La consigliera regionale Marietta Tidei, però, ha spiegato ai presenti di aver ricevuto forti rassicurazioni in Regione sul fatto che l’atto sarebbe stato fatto al più presto. Insomma le tempistiche rischiano di allungarsi ulteriormente ma questo permetterebbe, secondo i tecnici, di puntare ad attrezzature più moderne. Altro punto importante è quello che il progetto della Asl Roma 4 è pronto ma ci sarebbe la necessità di aggiornarlo in base a esigenze e tecnologie. C’è preoccupazione soprattutto perché i nuovi protocolli, come già evidenziato nelle scorse settimane dall’Adamo onlus - associazione che si occupa di accompagnare i malati a Roma e Viterbo per le cure -, vedono un impiego più importante della radioterapia, spesso in concomitanza della chemioterapia. Cambiano i protocolli delle cure e crescono i numeri di pazienti che devono andare a Roma, preferita a Viterbo perché a quanto pare in possesso di un acceleratore più moderno, e l’associazione rischia di non riuscire più a fare fronte alla richiesta. La Asl Roma 4 però resta ferma sulla volontà di mettersi al lavoro fin da subito per risolvere ogni criticità e aggiornare il progetto, in modo da essere pronti non appena sbloccati i fondi. La Fondazione Cariciv e il vescovo hanno espresso preoccupazione e Ruzza ha proposto la stesura di una lettera da indirizzare al Ministro della Salute, firmata da tutti gli attori coinvolti, per mettere finalmente la parola fine alla vicenda e realizzare la Radioterapia a Civitavecchia.
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