CIVITAVECCHIA – Pasticcio l’altra mattina in consiglio comunale. In un’aula Pucci dove troppo spesso regna la confusione, tra interventi e commenti di sottofondo, voti elettronici che non tornano e voti palesi, il consiglio non ha infatti votato l’immediata esecutività della delibera riguardante la modifica dell’assetto della composizione delle commissioni consiliari permanenti. La votazione, infatti, è stata accompagnata dall’intervento piuttosto polemico del consigliere della Lega Pasquale Marino il quale ha evidenziato una criticità nella composizione delle commissioni, riferendosi «all’articolo 77 del regolamento sull’attività del consiglio comunale che indica un componente in commissione per gruppi con meno di 4 consiglieri, 2 componenti per gruppi da più di 4 e fino a 12. Ma un gruppo di quattro consiglieri, in che fattispecie rientra? Eppure avevo avanzato un emendamento per modificare, che non è stato preso in considerazione, come fossi un consigliere di serie C». Con la sua astensione, la delibera è passata, ma appunto senza essere immediatamente eseguibile: dovranno trascorrere 10 giorni dalla pubblicazione sull’albo pretorio. E già il giorno successivo, senza che nessuno se ne fosse accorto, pare si sia riunita la commissione urbanistica per la nomina di presidente e vicepresidente, interrotta dal segretario generale Marrani che ha posto il problema della mancata votazione.

Increduli i consiglieri - con la presidente del consiglio Mari che aveva aperto la seduta per procedere alle elezioni delle due cariche - che sono dovuti ricorrere allo streaming del consiglio comunale per vedere effettivamente quanto accaduto all’aula Pucci il giorno precedente e confermare quanto evidenziato dal segretario.

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