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Ridotto l’ampliamento previsto per il quarto invaso della discarica di Monterazzano.
Un passo avanti che non soddisfa appieno però le aspettative dell’amministrazione comunale.
Come è emerso chiaramente dall’intervento della sindaca Chiara Frontini che, in apertura lavori del consiglio comunale, ha riferito sull’esito della terza conferenza servizi tenutasi in mattinata.
Precisando anche che, nonostante sia stata la terza seduta, non è «conclusiva ma si è aggiornata a prima di Natale».
Il taglio della volumetria, derivante dall’eliminazione dal progetto della parte boschiva, che ha ridotto di circa la metà i metri cubi previsti dall'ampliamento - passati da 960mila a 550.000 - «è già un buon passo avanti» ha dichiarato, confermando però il parere contrario dell’amministrazione perché «la riduzione non ha comportato l’eliminazione o la revoca in autotutela della prescrizione che prevede l’asservimento dell’impianto a uso dell’intero territorio regionale».
Frontini è quindi entrata nel merito, sottolineando le sue perplessità.
La ridotta volumetria, che si traduce in una minore capienza in termine di tonnellate di rifiuti «allo stato attuale, in assenza di altri impianti, ma con l’immondizia che continua ad arrivare da Roma e da tutte le province del Lazio non è un vantaggio per il nostro territorio perché non fa altro che ridurre il tempo di vita dell’invaso».
Comune, Provincia e tutti i sindaci del Viterbese hanno chiesto alla Regione di rispettare la virtuosità del nostro territorio che chiude il ciclo dei rifiuti nel proprio ambito territoriale «con una previsione di necessità di impianti, nello scenario peggiore di 30mila tonnellate annue».
Rimarcando poi che «un impianto da 550mila metri cubi sarebbe utile per 17 anni, quindi spropositato rispetto al fabbisogno del nostro territorio».
Nella conferenza dei servizi aggiornata a prima di Natale, presumibilmente tra il 19 e il 20 dicembre, l’amministrazione intende sottolineare questo aspetto, oltre a ribadire la tutela delle prerogative del Comune «e la rimozione di quegli elementi lesivi e non congrui rispetto al principio di autonomia degli Ato».
A iniziare proprio dalla prescrizione relativa all’utilizzo della discarica da parte dell’intero Lazio, chiedendo che venga «eliminata, derubricata o quantomeno delimitata nel tempo». Attualmente infatti non esiste alcun termine temporale all’uso della discarica come pattumiera regionale.
Il Comune non intende deporre le armi e, in attesa dell’appuntamento di metà dicembre, la sindaca Frontini lancia un monito: «Auspico che la prescrizione possa essere abbattuta. Altrimenti, come già fatto impugnando con atto endoprocedimentale il parere dell’Area rifiuti della Regione, procederemo in varie sedi durante l’atto autorizzatorio della conferenza».
Dup, primo round
I lavori del parlamentino di Palazzo dei Priori sono poi proseguiti con l’illustrazione del Dup, documento unico di programmazione, da parte degli assessori per i rispettivi ambiti.
Ognuno di loro, come premessa alle relazioni, ha ribadito quanto evidenziato dalla sindaca Frontini in merito alle critiche, espresse dai gruppi di opposizione in sede di commissione, sul fatto che il Dup 2024-2026 fosse «sostanzialmente uguale« a quello dello scorso anno.
L’inquilina di Palazzo dei Priori ha sottolineato che infatti si tratta di «un aggiornamento del documento nell’ottica di continuità su un impianto e sulle linee strategiche che trovano radici nel programma di mandato di questa amministrazione».
Aggiornamenti che saranno oggetto di discussione nella seduta fiume - mattina e pomeriggio - del consiglio odierno.