Il girovagare indisturbato di famigliole di cinghiali in giro dentro e fuori le mura della città, e i conseguenti danni causati oltre alla preoccupazione più volte espressa dai viterbesi, sembrano destinati a terminare quanto prima.

L’amministrazione comunale, infatti, nell’ambito del Piano di intervento predisposto per il contenimento dei disagi dovuti alla presenza degli ungulati nelle zone principalmente colpite del territorio comunale, tramite determina dirigenziale ha proceduto all’affidamento diretto per il servizio di posizionamento gabbie, cattura e ritiro dei cinghiali vivi.

Il servizio è stato assegnato alla società agricola Gibs, ritenuta in possesso delle idonee competenze e capacità tecniche per gestire il posizionamento delle gabbie, la cattura e il trattamento degli animali, in via sperimentale per un mese.

Al termine di tale periodo sarà valutata l’efficacia dell’azione sul territorio ed eventualmente calibrare una maggiore durata del servizio.

Il provvedimento approvato dalla Regione Lazio che, nelle more dell’aggiornamento del Piano Regionale Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della P.S.A. nella specie cinghiale (Priu) e, nel rispetto della normativa vigente, ha dato il via libera all’attivazione del Piano “Interventi di controllo diretto della specie cinghiale nel territorio del Comune di Viterbo”.

Il costo del servizio - per un totale di 4.873 euro - eseguito dalla società agricola Gibs è composto da una quota fissa di 3.949 euro, alla quale va aggiunta una quota che varia in base al numero di esemplari catturati, per un quantitativo stimato in un totale di 924 euro.

I cinghiali catturati saranno trasportati presso il centro di stabulazione temporanea di cinghiali selvatici situato in località Piscin di Polvere.

Per vedersi affidare il servizio, la ditta ha dovuto presentare una corposa documentazione, tra cui: il nulla osta della Asl di Viterbo, Servizio veterinario, riguardante l’idoneità delle gabbie/trappola da utilizzarsi per le catture dei cinghiali; il manuale di corretta prassi operativa riguardante le tecniche adottate dalla Gibs per la cattura, il trasporto e l’abbattimento degli ungulati con le modalità previste dal Priu; una relazione riguardante le caratteristiche tecnico-costruttive del centro di stabulazione temporanea di cinghiali selvatici in località Piscin di Polvere, con allegato piano di biosicurezza e relativa autorizzazione rilasciata dal servizio veterinario della Asl e il certificato di idoneità all’attività di trasporto degli animali vivi controfirmato dallo stesso servizio veterinario.

Tanto per dare un’idea dell’iter burocratico a cui si deve ottemperare per arrivare a una soluzione sull’emergenza cinghiali richiesta a gran voce dai cittadini.