103mila euro. E’ l’utile della società Francigena al 30 settembre. Un dato positivo che, secondo l’assessore al Bilancio Elena Angiani, lascia presagire «se il trend sarà confermato, di poter raggiungere i 172mila euro di utile previsto nel Piano di risanamento per il 2024, se non di ottenere un risultato superiore alle previsioni».
L’assessora ha in particolare evidenziato come «l’anno in corso si stia distinguendo soprattutto per essere quello in cui si concretizzano le azioni strutturali, gli investimenti e i processi gestionali che saranno alla base del futuro della società». Con un valore patrimoniale dell’azienda che prima in bilico sull'orlo del dissesto - 450mila euro nel 2021 - è passato al milione e 700mila attuale.
Angiani è poi entrata nel dettaglio dei vari assett aziendali illustrando all’aula utili e percentuali di incremento. Oltre 95mila euro l’utile derivante dal trasporto pubblico contro la previsione stimata nel Piano di 24mila, oltre 8000 dal trasporto scolastico con un incremento del 115% rispetto allo stesso periodo del 2023 e di 34mila euro per quanto riguarda gli introiti dai parcheggi.
Tasto dolente quest’ultimo per l’opposizione che ha rimarcato come le maggiori entrate siano dovute all'aumento delle tariffe e non a un più alto numero di persone che accedono in centro e che, tra l’altro, sostano per una durata media inferiore rispetto al passato.
In tema di trasporto pubblico e in particolare di rinnovo del parco mezzi: con un investimento di fondi regionali per oltre 5,5 milioni di euro sono state avviate le gare d'appalto per l’acquisto di 21 nuovi autobus, è già stato fatto l’affidamento per 5 veicoli a gasolio - due consegnati in attesa di essere targati, altri due in arrivo la prossima settimana e uno entro novembre - e per 9 a metano, consegna prevista tra dicembre e i primi di gennaio. Previsto inoltre l’acquisto di 6 nuovi minibus elettrici per un investimento di 2,8 milioni. Il costo del servizio di trasporto pubblico, impossibile da sostenere con la vendita di biglietti e di abbonamenti, è coperto da un contributo pubblico di circa 3 milioni e 890mila euro l'anno, proveniente per metà dalla Regione e per metà dal bilancio comunale.
Capitolo farmacie comunali, da sempre il segmento aziendale più critico per Francigena che è intervenuta con una serie di azioni strategiche finalizzate a rilanciare il settore e contenere i costi. Pianificazione che ha portato, secondo quanto relazionato sia in V commissione dall’amministratrice unica Elisabetta Ferrari sia dall’assessora Angiani in consiglio, già nei primi sei mesi al pareggio di esercizio previsto per la struttura di Santa Barbara a fine anno mentre quella de La Quercia registra ancora un passivo di poco meno di 20mila euro «ma l’andamento, se confermato - ha sottolineato Angiani - fa presupporre che anche qui a fine anno si chiuderà in pareggio».
Infine focus sulla terza farmacia, in fase di apertura al Riello, con «un investimento complessivo di 314mila euro, interamente finanziati da Francigena con risorse proprie. Forse la migliore dimostrazione della ritrovata solidità finanziaria».
«Stiamo dimostrando - ha concluso Elena Angiani - che una società pubblica, se ben gestita, non solo offre servizi di alta qualità ai cittadini ma addirittura può diventare una fonte di entrate per il bilancio comunale».