SANTA MARINELLA – Il sindaco Tidei e il delegato allo sport Ferullo, rettificano alcune dichiarazioni e si scusano con l’associazione Spirito libero per essere stata chiamata in causa in merito ad un contributo ottenuto per tenere una manifestazione motoristica sul vecchio impianto di calcio.
«In merito alle nostre dichiarazioni relative all'impiantistica sportiva ed alle specifiche sulla regolarità dei cantieri aperti nell'area circostante lo Stadio Comunale – dicono Tidei e Ferullo - ci teniamo a specificare e chiarire che non era e non è nostra assoluta intenzione offendere l'associazione Spirito Libero ed i suoi vertici e associati, per l'organizzazione di quell'evento da noi citato nelle dichiarazioni a mezzo stampa. Il nostro intento era ribadire che lo Stadio Comunale, per molti anni, è stato lasciato in condizioni di inagibilità e abbandono, per molteplici motivi e responsabilità, e ovviamente non certo per cause da addossare alla all'associazione, e a quello specifico evento».
«Pertanto - proseguono il sindaco e il delegato allo sport - indipendentemente da qualsiasi attuale polemica politica, ribadiamo il nostro buon proposito nel chiarire la questione, di aver fatto passare sicuramente un messaggio sbagliato, interpretato in maniera errata, poiché sappiamo benissimo che l'associazione non ha assolutamente percepito la cifra di 200mila euro bensì di un semplice contributo di 10mila euro lasciato in cauzione per la riuscita dell'evento. Così come abbiamo ribadito più volte che l'associazione Spirito Libero non ha alcuna responsabilità diretta in quella situazione. Lungi da noi dunque e dalla sottoscritta, non riconoscere i meriti di qualsiasi associazione che per beneficenza e spirito di aggregazione, si adopera sul territorio con eventi di livello. Ce ne scusiamo, quindi, se quella frase è stata percepita come rivolta nei loro confronti, quando ovviamente non lo è».
«Non fa parte infatti del nostro modo di operare e relazionarsi – concludono il sindaco e la delegata - a differenza di chi gestiva nel passato il settore sportivo, abbandonato e tralasciato per anni a causa di personalismi senza alcuna ragione di esistere. Siamo convinti che questo nostro scritto sia sufficiente per chiudere definitivamente questa polemica e continuare a lavorare per il bene della città, rinnovando le nostre scuse a chi si è sentito tirato in causa senza alcun motivo nella foga della polemica politica».

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