«Siamo andati in deroga per altri sei mesi e le discoteche e tutti i locali notturni avranno la possibilità di rimanere aperti un’ora in più dalle 4 alle 5».
A parlare é Marco Nunzi, consigliere comunale delegato ai rapporti con le imprese, che commenta l’ulteriore proroga concessa ai locali notturni viterbesi, stipulato tra Palazzo dei Priori e le associazioni di categoria del commercio.
«Il fatto stesso che abbiamo dato la possibilità agli esercizi pubblici – continua Nunzi - di avere un’ora in più di lavoro il venerdì, sabato e domenica, ci ha portato a ritenere giusto di allineare anche i locali notturni. L’intenzione è quella di rendere questa scelta strutturale dal prossimo anno affinché non si debba andare ancora in deroga».
La scelta è stata voluta dalla stessa sindaca Frontini già un anno fa per rendere Viterbo «sempre più attrattiva per i giovani, a vocazione universitaria, e l’aspetto ludico e della vita notturna non è secondario, purché si svolga in sicurezza e nel rispetto dei diritti altrui».
Così la prima cittadina nel varare l’ordinanza n.5 del 27 gennaio 2024 che allunga di un’ora, dalle 4 alle 5, l’apertura dei locali notturni, sabato, domenica e nei prefestivi. Discorso similare per le aperture dei pubblici esercizi ordinari.
«Sulle aperture c’è ancora da definire – dice Gianfranco Piazzolla, presidente provinciale di Confimprese – perché il precedente Patto della notte è stato azzerato per rifarlo uno nuovo che abbia una certa stabilità e durata. Oggi (ieri, ndr) si incontrano le associazioni di categoria per fare proposte sulla base di quello che è stato detto ieri verbalmente e, lunedì prossimo, si formulerà il nuovo Patto della notte».
Si tratta di un accordo complesso che, da mesi, vede il confronto serrato tra Comune e associazioni datoriali.
«Si sta discutendo – continua Piazzolla – le necessità sia degli esercenti che dei residenti del centro storico per compensare diritto al divertimento dei giovani, fatturato delle imprese e sacrosanto diritto al riposo e decoro dei residenti. Si sta studiando di confermare l’accordo sempre con orari lunghi ma ci si dovrebbe assestare sull’apertura fino alle 2 nei festivi e prefestivi e l’una negli altri giorni per le attività. Tra le proposte nuove delle associazioni del commercio per il nuovo Patto della notte c’è di fare valutare agli esercenti del centro storico di effettuare delle aperture domenicali a turno – continua Piazzolla – perché si deve dare un’offerta minima ai turisti come la colazione anche nei festivi. Nel centro storico ci sono già alcuni bar che garantiscono l’apertura domenicale ma, il tutto, è soprattutto legato alla volontà dei titolari. Stiamo lavorando per un accordo generale che possa accontentare tutti il più possibile».