CIVITAVECCHIA – Infiamma il dibattito sul parcheggio del Tribunale, con piazzale dei Frati Cappuccini pronto ormai a diventare a pagamento. Contro l'ipotesi di chiusura con una sbarra, avanzata dall’amministrazione comunale, si è levata una forte protesta: già 700 circa i cittadini che hanno firmato una petizione che chiede di "ottimizzare" l’uso dell’area senza penalizzare residenti, studenti, lavoratori del Tribunale, professionisti e famiglie che frequentano la zona. 

Secondo i promotori, la trasformazione totale in area a pagamento, con l’installazione di una barriera automatica, "danneggerebbe gravemente" chi oggi usufruisce liberamente del parcheggio, uno spazio che negli anni è servito anche come punto di incontro per gite scolastiche, raduni di anziani e lavoratori pendolari. I cittadini propongono una soluzione alternativa: destinare eventualmente una parte limitata degli stalli (non oltre il 30%) alla sosta a pagamento, mantenendo però l’accesso libero per il resto. «I cittadini, i dipendenti pubblici e gli operatori della giustizia, il personale scolastico dei vicini istituti didattici, gli esercenti le professioni liberali, le famiglie dell’imprenditore e dei dipendenti che traggono il loro unico reddito dallo Chalet del Tribunale – si legge – sarebbero gravemente pregiudicati da una privatizzazione totale di un’area. In questi anni abbiamo visto mezzi pesanti parcheggiati per mesi nell’area pubblica togliendo posti a decine e decine di auto e mai un controllo volto a regolare tale situazione. Se, invece, si ottimizzassero questi posti (con controlli e divieti), l’interesse pubblico della collettività e quello della migliore gestione delle risorse del Comune sarebbero ottimamente contemperati, senza bisogno di inutili contrapposizioni e, soprattutto, di sbarre».

Alla protesta si è aggiunta anche un'interrogazione urgente del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Frascarelli, discussa questa mattina in Consiglio comunale, con la quale si è chiesto al Sindaco di spiegare «la logica di questa scelta», di chiarire «se siano stati  valutati gli effetti e le conseguenze, anche di tipo economico, sull’attività commerciale presente nel parcheggio», le ragioni di limitare l’accesso con una sbarra e di chiarire come possa essere conciliata con le esenzioni previste dal codice della strada. E poi di chiarire l’accesso per la scuola di formazione regionale, la possibilità o meno alle due ruote di accedere all’area, la validità della sosta a pagamento anche nel finesettimana ed eventuali agevolazioni tariffarie per avvocati e lavoratori del Palazzo di Giustizia. 

Il sindaco Marco Piendibene ha però difeso la decisione. «Quel parcheggio, nello stato in cui versa oggi – ha dichiarato – non può più rappresentare il biglietto da visita della città, con camion vela e camper parcheggiati senza regole. La giunta ha deciso di dare seguito al programma: l'area diventerà un importante punto di approdo quando nascerà la nuova ZTL, che avrà bisogno di quegli stalli blu che toglieremo in centro dove invece potranno parcheggiare solo i residenti, e ci stiamo preparando a questo».

Quanto alla sbarra, Piendibene ha spiegato che «serve a garantire che non ci siano più intrusioni di mezzi non autorizzati». Il sindaco ha anche annunciato che l’impianto prevedrà «un periodo di gratuità per chi vorrà semplicemente prendere un caffè al bar», grazie a una cassa automatica installata vicino all’esercizio commerciale, per incentivare anche chi si ferma più a lungo a fermarsi proprio al bar. Inoltre, per avvocati e lavoratori del Tribunale è previsto uno sconto sugli abbonamenti.

«La nostra volontà – ha concluso Piendibene – è migliorare la fruibilità dell’area, senza penalizzare chi la utilizza quotidianamente, ma garantendo ordine e costruendo il nostro progetto futuro di Ztl».