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Pnrr, Comune di Viterbo e Guardia di Finanza insieme per garantire il monitoraggio e controllo delle misure di sostegno economico, di finanziamento e di investimento previste con i fondi.
Questa mattina nella sala consiliare di Palazzo dei Priori la sindaca Chiara Frontini e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonello Carlo Pasquali, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa a riguardo, che punta a raggiungere la massima trasparenza.
«L’incontro di oggi rappresenta un altro tassello del progetto amministrativo che vede nel Pnrr uno dei suoi pilastri - ha detto la sindaca ieri in conferenza stampa - Ne abbiamo parlato come una grandissima opportunità di crescita per il territorio e ora intendiamo focalizzarci anche sui rischi che possono derivare da grandi e importanti investimenti. Per un’amministrazione che si è posta sin da subito il tema della legalità e della correttezza come obiettivo strategico non poteva mancare l’attenzione alla prevenzione alla prevenzione di fenomeni di devianza e ci auguriamo che questa buona pratica possa diffondersi in alte altre realtà del territorio».
Come ha spiegato Frontini, il protocollo prevede la possibilità di scambiare informazioni relative alle imprese che ottengono fondi per realizzare interventi, le quali vengono informate affinché accettino formalmente le condizioni dell'accordo.
Il colonnello Pasquali ha chiarito che l’azione prevista «non vuole andare a sovrapporsi a quelle che già svolgiamo in accordo con la Prefettura, ma punta ad agire in maniera preventiva e controllare già dalle fasi iniziali di predisposizione dei progetti se i fondi del Pnrr si stanno spendendo nel modo corretto. Non verifichiamo se l’opera sia giusta o meno, ma se i soldi ad essa destinati porteranno alla sua effettiva realizzazione e si possono effettuare controlli anche nei cantieri per vedere chi vi opera. Il protocollo consente al Comune di ottenere informazioni che altrimenti non avrebbe potuto apprendere, così da poter mettere l’ente di conoscere in anticipo alcune criticità».