Trent’anni al servizio dello sviluppo turistico di Viterbo e, ora, il Comune non rinnoverà la gestione dello Spazio Pensilina alla PromoTuscia. In scadenza il 7 giugno. Maria Luigina Paoli e Ivana Pagliara sono rimaste molto dispiaciute di questa notizia: sapevano della scadenza dell’accordo di gestione ma pensavano che, dopo tre decenni di promozione territoriale, ci fosse un altro bando cui partecipare con un occhio di riguardo. E invece no. Né bando, né premio alla continuità e all’esperienza consolidata. «PromoTuscia ha 10 dipendenti e con Maria Luigina Paoli siamo co-titolari – dice Ivana Pagliara - da noi lavorano storici dell’arte, esperti di marketing territoriale ed economisti della cultura. Ci occupiamo in particolare di Viterbo da trent’anni e ci siamo messi al servizio di questa città con la gestione di un ufficio turistico che abbiamo affinato via via negli anni vincendo bandi proposti dalle varie amministrazioni. Con questa amministrazione comunale ci troviamo, allo scadere del mandato, a non partecipare a un bando perché, di fatto, non c’è».

È quantomeno stupita Ivana Pagliara che ha saputo la notizia del mancato bando dalla stampa. «Quello che apprendiamo, leggendo un organo d’informazione – continua Pagliara – è che esiste un piano marketing, depositato da un’azienda chiamata Medieval Italy, della quale ho appena visionato il sito e cercato di approfondire la sua storia, ciò che ha realizzato e quale sia la propria vocazione e i propri approfondimenti in merito a Viterbo che così tanto merita e che deve rivendicare un ruolo di guida su un territorio unico in Italia come la Tuscia. E rimango un po’ smarrita per quello che vedo, poi magari sarò smentita da un piano marketing straordinario. Noi come partner abbiamo avuto il Politecnico di Milano con la scuola di design che ci ha coadiuvato sul piano marketing territoriale; abbiamo Digilab dell’Università La Sapienza, ci occupiamo di Pnrr in giro per l’Italia». Quindi una frecciata alla giunta Frontini: «Ora non so se ci stupiranno i nostri amministratori – conclude Pagliara – ma quello che vedo è che non ci dà la possibilità di dimostrare quanto valiamo e la passione che abbiamo per il nostro territorio».

Maria Luigina Paoli, co-titolare di PromoTuscia, spiega che «la gestione dell’ufficio turistico richiede un coordinamento e un lavoro di back-office che è stato da noi portato avanti in tantissimi anni, da quando PromoTuscia ha guidato l’ufficio turistico sotto le differenti amministrazioni». Paoli nota inoltre che «l’auspicio era che ci fosse una continuità da qui all’emissione del futuro bando cui partecipare. Questo avrebbe permesso di mantenere i frutti di una così lunga gestione che sono la programmazione, la gestione di eventi, palinsesti di visite guidate e il coinvolgimento di tutte le realtà locali ricettive, alberghiere ed extra-alberghiere e il food&beverage, che vedevano, nell’ufficio turistico da noi gestito, un punto di riferimento anche per iniziative che partivano da loro». Quindi una precisazione importante. «Non si può pensare che un ufficio turistico siano solo due unità di personale – continua Maria Luigina Paoli – che lavorano al front office, perché in una realtà complessa come Viterbo, in cui l’ufficio turistico è un presidio in un punto non propriamente facile della città, tutti lo sappiamo, dietro dev’esserci un lavoro di squadra com’è stato quello di PromoTuscia. L’auspicio era almeno la partecipazione a un bando ma ciò non è stato concesso a quanto pare». Tra i rischi anche il prossimo Giubileo del 2025 «cui ci avviciniamo con una prospettiva molto incerta – conclude Paoli – togliendo una realtà aziendale che ha lavorato molto nell’incoming ed era pronta ad affrontare il Giubileo perché noi abbiamo inglobato in oltre 100 itinerari la Via Francigena, gli itinerari storico-culturali, il Medio Evo, il Rinascimento, gli Etruschi e tanto altro. Tutti sono stati realizzati per l’incoming in Tuscia e portati anche in Fiere internazionali per la promozione e commercializzazione del turismo locale».