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Creare un Osservatorio dei Cammini, un organismo che monitori e valuti i flussi e la tipologia dei partecipanti. E’ l’impegno che si è preso il consigliere regionale, delegato per il Giubileo, Daniele Sabatini intervenuto ieri alla presentazione del progettista “Cammino dei borghi e delle fiabe”. L’idea di istituire un Osservatorio in realtà non è nuova per Sabatini. Il consigliere infatti ha ricordato che «già diversi anni fa lavorammo, insieme ad Alessandra Croci, alla legge regionale sui Cammini. Nella norma, che poi in parte venne smontata, era previsto anche l’osservatorio e ora mi impegno, anche se non sarà facilissimo, a cercare di farlo introdurre».
«I Cammini sono un tema di enorme importanza - ha aggiunto Sabatini - e la creazione di una rete dei Cammini rende possibile e più agevole per la Regione promuovere i percorsi sul territorio».
E la promozione «di un turismo lento, di qualità, che ricerchi le eccezionalità dei luoghi» è una delle due priorità che la sindaca Chiara Frontini individua nel progetto.
L’altra è la «connessione tra la città e le frazioni».
«Difficile pensare di aumentare la permanenza media dei visitatori se non mettiamo in rete Viterbo, i borghi, gli ex comuni. Con questa progettualità poniamo un’altra tessera al mosaico che vediamo con chiarezza, all’idea di visione che sta prendendo sempre più forma».
Un Cammino circolare, tra borghi e fiabe, che si snoderà per 70 chilometri suddivisi in sette tappe. A ogni tappa corrisponde un diverso colore, che sarà poi lo stesso del timbro apposto sulle credenziali di ogni partecipante. Dettagli forniti dalla consigliera comunale Alessandra Croci, delegata alla Via Francigena. Ricordando che «Viterbo è crocevia anche di due Cammini importanti: la Francigena e la Romea Strata» la consigliera ha sollecitato anche i viterbesi e chi vive nella nostra provincia a partecipare al Cammino circolare «perché spesso conosciamo più l’estero che il nostro territorio».
Il progetto prenderà il via a ottobre. Per ora è stato mappato il percorso «poi procederemo a posizionare la cartellonistica nelle varie soste per illustrare cosa sarà possibile vedere nella tappa successiva, oltre a informazioni utili su dove mangiare e dormire. Nel frattempo verranno ripuliti i tratti che sono ancora impraticabili, tipo all’Acquarossa».
Focus particolare su inclusività e accessibilità del progetto: «Il Comune mette a disposizione 2 joelette per dare possibilità a tutti di partecipare al Cammino circolare» ha sottolineato Croci.
E l’assessore al Decentramento Katia Scardozzi, rimarcando «attenzione verso gli ex Comuni prima mai inseriti in questi progetti», ha ringraziato le Proloco per la collaborazione e anticipato che il progetto «sarà presentato in ogni borgo per dare massimo risalto all’iniziativa».
Sandro Pappalardo, consigliere del CdA Enit, dopo aver dichiarato che «Cammini e turismo sono un binomio inscindibile» ha poi posto l’accento sull’anello debole del nostro potenziale in termini di sviluppo turistico. «La Tuscia non ha nulla da invidiare, come territorio e contenuti, ad altre province che spesso hanno meno peculiarità su cui puntare ma sono più bravi a fare promozione».
Il Cammino dei borghi e delle fiabe è nato dall’idea e dall’impegno volontario di cinque associazioni: il Corpo Italiano di San Lazzaro Gruppo Roma e Viterbo, l’Asd Etruria Sport Country, l’associazione cammino di San Rocco, l’associazione Tuscia Trekking Experience aps e l’associazione Via Francigena in Tuscia.