Tecnici della Regione e del ministero della Cultura ma anche Asl, consiglieri regionali e comunali hanno effettuato questa mattina un sopralluogo presso l’ex Ospedale Grande degli Infermi. La struttura, che versa da tempo in uno stato d’abbandono, è al centro di un piano di recupero da 40 milioni di euro.

Alla visita hanno preso parte il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini, la vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna, i consiglieri comunali Laura Allegrini, Matteo Achilli, Gianluca Grancini e il commissario dell’Asl, Egisto Bianconi.

Al complesso sono destinati, come detto, circa 40 milioni di risorse, fra cui quelle dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione sottoscritto dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente del Lazio Francesco Rocca, che contribuiranno alla riqualificazione e alla trasformazione in polo culturale e sede di attività istituzionali, ricettive, turistiche, formative.

«Restituiremo finalmente ai viterbesi un insieme di immobili di altissimo valore storico e culturale – ha detto Sabatini – con un grande investimento frutto della positiva sinergia fra Governo e Regione Lazio di cui ringrazio soprattutto il presidente della Commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera Mauro Rotelli. Ciò permetterà alla struttura, abbandonata da anni, di essere recuperata favorendo così anche lo sviluppo e il ripopolamento del centro storico».

Sabatini ha spiegato che il sopralluogo di ieri «è senza dubbio un passo importante che dimostra come il progetto stia prendendo concretamente piede, prevedendo varie fasi di realizzazione attraverso l’individuazione di stralci funzionali utili a velocizzare i lavori e restituire questo patrimonio ai viterbesi nel più breve tempo possibile. I 40 milioni messi in campo da Governo e Regione permetteranno cosi un imponente azione di riqualificazione e recupero che contribuirà a cambiare il volto del capoluogo restituendo slancio e vigore all’intero indotto economico del centro cittadino. Un risultato - ha concluso - frutto di una positiva sinergia istituzionale che ci ha visti tutti protagonisti».