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SANTA MARINELLA – Chiamate in causa dal sindaco Pietro Tidei le consigliere comunali Alina Baciu e Ilaria Fantozzi tornano a prende la parola per difendere la dignità di donne.
«C'era una volta "non una di meno" – esordiscono le due consigliere - Per smentire di avere avuto toni sessisti nelle sue dichiarazioni sulla senatrice Mariarosaria Rossi, il sindaco Pietro Tidei non ha resistito a trasformare la sua replica al comunicato a firma di 4 consigliere del centrodestra in un ennesimo attacco personale. Nominando, tanto per cambiare, solamente due consigliere di opposizione, che sono da mesi nel suo mirino con toni che tradiscono un evidente risentimento personale».
«Un atteggiamento – commentano Baciu e Fantozzi – che gli è già costato, pochi mesi fa, una presa di distanza da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio, Daniele Sabatini e perfino dall’ex presidente del Consiglio Regionale Daniele Leodori, segretario regionale del Partito Democratico Lazio e compagno di partito di Tidei».
«Su una cosa Tidei ha ragione: – rimarcano le due consigliere – la senatrice Rossi ha più esperienza di noi. E proprio per questo il suo contributo è per noi un valore aggiunto. A differenza di Tidei, vogliamo avere intorno e confrontarci, all'interno del centrodestra, con persone e forze libere sempre più competenti, non nani della politica per il fondato timore che qualcuno di capace possa farci ombra. Mentre lasciamo Tidei alla sua spasmodica ricerca di pettegolezzi e notizie sul centrodestra, attendiamo con ansia da mesi una presa di posizione della consigliera del Partito Democratico di Santa Marinella Paola Fratarcangeli, presidente della Consulta delle Donne di Santa Marinella e Santa Severa. Come facciamo noi donne e consigliere comunali a sederci ai tavoli di lavoro della Consulta, di cui Paola Fratarcangeli è presidente, e discutere di politiche di genere, di pari opportunità, di difesa della donna, quando abbiamo un sindaco nella persona di Pietro Tidei che non fa altro che svilire la figura e l'operato della donna?»
«Scarpette rosse, panchine rosse ma sotto quelle che una volta venivano agitate come bandiere rosse, tra le fila di quel Partito Democratico che proprio della difesa delle donne e delle prerogative femminili, delle pari opportunità, del rilancio della condizione femminile ha fatto una durevole battaglia in nome dell’emancipazione del rispetto, proprio da quelle fila si alza il più intransigente silenzio per atti e parole vergognosi, dette da un sindaco, il cui ruolo è anche quello di difesa della nostra comunità tutta – sottolineano le consigliere – Abbatteremo la cortina del silenzio che soffoca la nostra città. E lo faremo nell’interesse di tutte, come avrebbe detto Paola Fratarcangeli, "non una di meno". Anche se, proprio adesso e proprio lei non lo dice più».
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