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Violenza sessuale e maltrattamenti ai danni degli anziani di una casa di riposo di Latera. E’ quanto emerso da un’indagine dei carabinieri della Compagnia di Montefiascone e dei Nas, coordinata della Procura, che ha portato all’arresto di 3 persone e alla sospensione di altrettante persone dal lavoro. Sonon tutti operatori socio-sanitari, gravemente indiziati di maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti della struttura e, in un caso, di violenza sessuale ai danni di un’anziana donna.
A firmare le misure il gip Silvia Poli.
L’indagine, iniziata nella primavera del 2024, è scaturita dalle confidenze di alcuni ex operatori della struttura che, rivoltisi alla Stazione carabinieri di Capodimonte, hanno riferito di una serie di abusi perpetrati ai danni degli anziani ad opera di loro colleghi.
Sotto il coordinamento del procuratore di Viterbo, Paolo Auriemma, e con la direzione del sostituto procuratore, Flavio Serracchiani, i militari hanno installato delle telecamere all’interno della struttura e l’intercettazione dei dialoghi all’interno delle camere di pernottamento.
Le indagini hanno consentito di portare alla luce episodi di vessazioni psicologiche e aggressioni fisiche.
“Ne è emerso – dicono gli inquirenti - un quadro allarmante, preoccupante, pericoloso, contrassegnato da una gestione inumana dell’anziano, soggetto notoriamente vulnerabile, esposto ad attacchi gravemente lesivi del suo equilibrio psicofisico, già compromesso dall’età e dal naturale decadimento fisico e cognitivo”.
Sono emersi anche epidosi di violenza sessuale consistiti “in reiterati contegni abusanti ai danni di una anziana degente – dicono ancora gli investigatori – tormentata da un operatore con assillanti approcci sessuali e con toccamenti delle parti intime, eseguiti anche a mezzo di un bastone e, in un’occasione, addirittura quando l’anziana era impossibilitata a difendersi perché legata a letto mediante strumenti di contenzione”.
Le indagini hanno disvelato una serie di ulteriori episodi, sui quali ancora deve farsi luce, che riguardano, in particolare, l’alimentazione delle anziane vittime - spesso lasciate senza mangiare ovvero malnutrite, la somministrazione di farmaci ansiolitici ed il frequente ricorso all’applicazione di strumenti di contenzione - fascette o bende - con cui gli anziani venivano legati al letto e qui lasciati per ore.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso
le Case Circondariali Viterbo e Civitavecchia.