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LADISPOLI - Cresce l'apprensione sul territorio per la presenza, in numero crescente, delle vipere. Negli ultimi mesi sono tanti gli incontri ravvicinati. L'ultimo in ordine cronologico risale a pochi giorni fa tra Valcanneto e Borgo San Martino. Ad immortalare il rettile la proprietardia di una abitazione: «C'è un serpente nel mio giardino, abbiamo avuto una grande paura: mio marito l'ha anche fotografato», scrive la signora Monica che ha chiesto agli utenti facebook di che serpente si trattasse. Il responso è stato unanime: una vipera. Cresce dunque l'apprensione, soprattutto dopo quanto accaduto - secondo altre testimonianze dirette - nella frazione dei Monteroni. Qui una 70enne sarebbe stata morsa dal rettile. La donna era uscita di casa per andare a raccogliere delle fragole. Non si era accorta della presenza della vipera che, probabilmente impaurita, si è scagliata contro di lei colpendola alla mano. Subito il trasporto, da parte dei famigliari della donna, al Gemelli di Roma dove è rimasta sotto osservazione per 24 ore. La 70enne però, anche nei giorni successivi è continuata a stare male: «Si sono gonfiati i linfonodi e alcuni valori non andavano», ha raccontato il figlio. Ora, per fortuna, la donna si sta riprendendo. Ma quello capitato alla 70enne non sarebbe un caso isolato. Sempre ai Monteroni, in via della Sorgente, un agricoltore ha rischiato di essere morso. Altri avvistamenti, poi, si sono verificati in via delle Carciofete e in via Antica Aurelia. Poi ancora in via Olmetto Monteroni. Danilo stava pulendo il terreno con l'escavatore quando ha colpito un nido. Da qui «ne sono uscite una decina». Si trattava, anche in questo caso di vipere, distinguibili dagli altri rettili della famiglia, per la loro testa a forma triangolare e per il corpo non molto lungo. Non più dunque solo biacchi e altre specie innocue di cui negli anni si sono occupate, proprio in questo periodo dell'anno (la fase del risveglio primaverile) le guardie ecozoofile del territorio. Ma cosa fare in presenza di una vipera? A dare delle risposte, fornendo anche dei consigli è il responsabile di Fare Ambiente Cerveteri, Fabio Di Matteo: «È opportuno chiamare subito le zoofile per far sì che sul posto arrivino persone preparate». L'esperto sconsiglia di provare ad ucciderle «anche per la propria tutela». Attenzione poi soprattutto ai sassi perché «le vipere si nascondono sotto le pietre nelle campagne». In caso di morso poi «bisogna correre subito al pronto soccorso come ha fatto la signora di Ladispoli». Ma perché così tante? «Probabilmente - spiega ancora Di Matteo - avrà inciso anche il cambiamento climatico».
A invitare a mantenere la calama èil naturalista-zoologo, Antonio Pizzuti Piccoli secondo il quale non ci sarebbe «un aumento delle vipere, anzi, sul territorio sta regredendo a causa del disturbo antropico e del consumo di suolo».
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