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CIVITA CASTELLANA – «Non si può tacere né rimanere indifferenti, peggio ancora in disparte passivamente, di fronte alla morte del nostro amatissimo presidente Silvio Berlusconi. Non si può provare che ammirazione di fronte al lutto nazionale riservato solo eccezionalmente ai grandi uomini di Stato, finalmente riconosciuto come tale, e ai Funerali di Stato perché come prevede la normativa, ex presidente del consiglio». Così, in una nota il forzista Domenico Parroccini. «È stato detto di tutto sulla grandezza d’animo dell’uomo, sull’imprenditore di successo, sul padre amorevole, sul politico fuoriclasse, sulla persona estrosa ed estroversa sempre positiva. Non aggiungerò pertanto altri commenti perché sarebbero scontati, già fatti da molti “berlusconiani” come me, da tanti altri amici, dai vari rappresentanti politici ed istituzionali, da capi di stato (addirittura dal suo amico ed ammiratore Putin). Voglio ricordare la mia esperienza che ha segnato significativamente la mia vita politica. Ho avuto l’onore ed il privilegio di parlare con lui, di conoscerlo e di ricevere le sue congratulazioni quando divenni vicesindaco per Forza Italia a Civita Castellana nel 1999. Sceso in campo nel 1994 con Forza Italia da subito coinvolto da suo naturale carisma, dal suo entusiasmo coinvolgente, dalle sue idee di libertà e di democrazia, dalla sua voglia di fare per migliorare l’Italia, assicurare benessere, pace, ottimismo per il futuro in una società più giusta, solidale, sicura, lottare contro il pericolo comunista allora incombente». «Non si può quindi pensare di dimenticare un uomo così - prosegue Parroccini -, che ha dato la sua vita per il nostro paese, coinvolto la nostra per decenni e di altre generazioni, dato lavoro a migliaia di persone, garantito, difendendola con tutte le forze, la nostra libertà e democrazia. Berlusconi non morirà mai, si mettano l’anima in pace i suoi detrattori, velenosi anche di fronte alla sua dipartita che meriterebbe molto più rispetto unitamente alla sua famiglia. Vivranno infatti eternamente le sue lungimiranti idee, i suoi valori umani e politici, soprattutto le sue opere. “Ex ungue Leonem“, dalle opere si riconosce la grandezza di un uomo così come dal suo artiglio il leone. Sono sicuramente di parte ma sono certo che il suo ruggito sarà eterno».
«Ci lascia una enorme eredità di valori - conclude il forzista - che dovremmo saper portare avanti e trasmettere alle nuove generazioni. Commosso e dispiaciuto giungano alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze».