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«Le nostre previsioni per il ponte del 2 giugno, rilevate mediante la nostra indagine presso i nostri operatori associati, così come anticipato anche in occasione del ponte del primo maggio, non vengono smentite. Si è registrato e si registra un andamento positivo dei flussi turistici in tutta la nostra provincia i cui dati sono migliori rispetto a quelli nazionali. In base ai risultati del nostro monitoraggio, anche per il ponte della festa della Repubblica (della durata di quattro giorni) si registrerà un notevole movimento di turisti che, seppur con andamenti differenziati, interesserà tutte le tipologie di offerta del nostro territorio». Questo il commento di Vincenzo Peparello, presidente di Confesercenti, che sottolinea: «Questo periodo coincide anche con la Pentecoste e con l’inizio della stagione estiva. La festa della Pentecoste è molto sentita soprattutto dai turisti tedeschi che, in tale occasione, possono godere di due settimane di ferie. Nel nostro territorio, il lago di Bolsena ha sempre vissuto d’abitudine la presenza di un flusso turistico tedesco per questa festività che negli anni passati era molto cospicuo ma come numeri siamo lontani dal periodo pre pandemia. Attualmente i turisti tedeschi prediligono le strutture extra alberghiere come i campeggi ma anche Bed & breakfast, agroturismi ma anche il ritorno nelle seconde case. Dalla nostra indagine possiamo sottolineare che le previsioni sono quindi molto positive in tutta la provincia di Viterbo. È appurato che i ponti festivi portano maggiormente in movimento il turismo interno, infatti in questo periodo (da maggio fino alla prima decade di giugno) si registra il ritorno dei gruppi che negli anni passati non ci sono stati. Ovviamente non possiamo fare paragoni con il 2021 e 2022 a causa della pandemia, di conseguenza con le percentuali siamo abbastanza cauti poiché in quegli anni il turismo era rappresentato da un turismo regionale e non straniero. I dati, comunque, fanno ben sperare per tornare a lavorare come il periodo pre pandemia. Attualmente assistiamo anche ad un flusso di prossimità condizionato dal tempo atmosferico incerto. Un flusso di cui ne beneficerà anche il settore della ristorazione anche se ancora alcuni operatori sono costretti a lavorare a regime limitato per la carenza del personale. Nel settore alberghiero sono buone le prenotazioni.
Per chi invece ha scelto il turismo all’aria aperta e quindi la preferenza per il campeggio e i villaggi o agroturismi, vista l’incertezza del tempo, si prevede un condizionamento sulla permanenza e quindi sulle presenze con probabili spostamenti verso le città d’arte. Ormai la parola d’ordine è ‘destagionalizzazione’ che deve essere imprescindibilmente legata alla ‘fidelizzazione’. Nel nostro territorio abbiamo tutte le caratteristiche per ottenere un turismo tutto l’anno, un turismo fidelizzato. Aumentare la permanenza media è difficile ma possiamo convincere a far tornare il cliente durante tutto l’arco dell’anno poiché la Tuscia può offrire una grande varietà di luoghi da visitare, dal mare ai laghi, dalla campagna alla montagna, alle terme, con varietà di offerte e di servizi, dalla cultura alla gastronomia, alle sagre, agli eventi. Bisogna quindi perseguire strategie atte alla destagionalizzazione».
«Per concludere la nostra indagine: gettonate saranno anche le Terme, ed ancora il litorale, la città di Viterbo e i nostri borghi. La componente maggiore di presenze sarà comunque quest’anno di turisti italiani.
Rinnoviamo l’invito agli enti locali e alle imprese di farsi trovare pronti e all’altezza della situazione – conclude Peparello – Bisogna offrite ai turisti un’accoglienza totale che sarà la cartina tornasole anche per il futuro, con il passaparola e quindi una pubblicità a costo zero. L’accoglienza è il primo grande passo per la fidelizzazione. Per destagionalizzare bisogna fidelizzare».