PHOTO
LADISPOLI - Cecchi Paone alla Corrado Melone per parlare di diritti, di shoah, di bullismo. E tanto è bastato per scatenare il "panico" sui social con il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo, Riccardo Agresti, che con toni poco "pacati" ha deciso di replicare agli internauti pronti a puntare il dito contro il suo ospite. «Suggerisco anche a Lei di controllare dove sia sua moglie», ha risposto il preside della Melone a un utente che ha focalizzato la sua attenzione sugli orientamenti sessuali di Paone, con quest'ultimo che ha annunciato di voler procedere nei confronti di Agresti per «ingiuria» nei suoi confronti e soprattutto anche nei confronti della moglie. Ma il preside, all'indomani del "caso" mediatico non si dice affatto pentito. «Se lo insulti io rispondo alla pari. Era mio ospite e quindi se insulti lui è come se insultassi me. Si tratta di un professore universitario, conduttore televisivo, se è omosessuale a me non interessa». Ma da un preside, forse, ci si aspettava un altro modo di agire. Proprio come gli hanno fatto notare sui social i suoi interlocutori. «In realtà faccio l'insegnante anche su Facebook perchè quando rispondo, spiego a chi legge, dove sta sbagliando la persona a cui rispondo». E poi "l'attacco frontale": «Queste persone sono omofobe e secondo me non avrebbero diritto di parola. Se parli io rispondo. Quella non era la pagina (facebook, ndr) della scuola, ma ho scritto da Riccardo Agresti. C'è la libertà individuale da cittadino». «Paone durante il suo intervento ha spiegato i fatti della shoah e del nazismo puntando i riflettori sull'indifferenza della gente che non ha fatto nulla per impedire che determinate cose accadessero. Insomma - ha proseguito - l'indifferenza è brutta e come cittadino voglio insegnare a chi ha letto che è importante non restare indifferenti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA