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CERVETERI - Dopo i lavori di riqualificazione del centro storico è stata avviata una fase sperimentale per regolamentare il traffico al suo interno che prevede una limitazione degli accessi in alcune fasce orarie e nei diversi periodi dell’anno.
Dal 15 giugno è entrata in vigore la nuova regolamentazione riguardante la stagione estiva disposta con l’ordinanza del comandante della Polizia Locale, Cinzia Luchetti.
«Si tratta di una misura che – spiega il vicesindaco Giuseppe Zito – mira ad incentivare il centro storico per farlo tornare ad essere un punto di aggregazione grazie alla realizzazione di un’ampia area pedonale dove poter passeggiare nelle serate estive alla scoperta dei suggestivi vicoli e delle caratteristiche attività commerciali e artigianali».
E’ utile rammentare che all’interno del centro storico vi sono due aree pedonali. Oltre a Piazza Risorgimento dallo scorso anno è stata pedonalizzata l’area che va da Via Roma (dall’intersezione con Via Agillina), a Piazza Santa Maria. Su quest’ultima, al fine di garantire la pedonabilità dell’area, venerdì, 19 luglio, sarà attivato un dissuasore automatico che impedirà l’accesso ai veicoli. Gli aventi diritto possono rivolgersi alla Polizia Locale per ritirare il telecomando che permetterà l’accesso all’area così come disposto da apposito Regolamento Comunale. Si ricorda che è previsto in area pedonale l’accesso per il carico e scarico delle merci dalle 7 alle 09.30 e dalle 15 alle 16.30. «La valorizzazione e la riqualificazione del centro storico – conclude il vicesindaco – sono da sempre al centro dell’attività dell’Amministrazione Comunale che in questi anni ha saputo veicolare importanti investimenti grazie ai finanziamenti concessi dalla Regione Lazio. Sono sempre stato convinto che il rilancio dell’economia del nostro territorio è legata alla capacità di mettere a sistema il mare, la Necropoli della Banditaccia, il Centro Storico e le bellezze naturalistiche dei Monti Ceriti. E’ in questo scenario che il Centro Storico deve tornare ad essere un patrimonio di tutti e un’identità condivisa di un territorio così esteso»