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«Non vi chiedo di essere eroi ma di essere giusti e di saper discernere, sempre, il bene dal male». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo oggi al giuramento congiunto dei marescialli del 26esimo corso di Esercizio e Aeronautica militare. La cerimonia interforze si è tenuta ieri presso la Scuola marescialli dell’Aeronautica. Presenti, oltre al ministro Crosetto, anche il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, generale di squadra aerea Luca Goretti, del capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d'Armata Carmine Masiello e le massime autorità militari, civili e religiose. Davanti a loro 140 allievi marescialli del corso “Fermezza” della Scuola sottufficiali dell'Esercito e 135 allievi marescialli del corso “Gladius II” della Scuola marescialli dell'Aeronautica militare hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana e alle sue istituzioni, accompagnati dal sorvolo dal sorvolo di una formazione di elicotteri TH-500, HH-139 e HH-101 dell’Aeronautica militare.
«Viterbo - ha detto Crosetto nel suo intervento - dal 1965 è testimone della crescita umana e professionale di tanti ragazzi e ragazze: ieri allievi e oggi marescialli maturi, competenti, al servizio delle istituzioni». Poi, parlando agli allievi marescialli ha detto loro: «Oggi è l’inizio di una nuova vita per voi. Di una vita matura, di un percorso che vi porterà ad allontanarvi da casa e a diventare parte di una famiglia diversa ma che vi tratterà con altrettanto rispetto perché sente il carico dell’affidamento di ognuno di voi: la famiglia della difesa. Avete fatto una scelta difficile, quella di servire il vostro Paese e di farlo per la vostra vita. E oggi avete giurato di farlo. Nessuno vi chiede di essere eroi. Io vi chiedo di essere giusti, di formarvi in questi anni per capire cos’è il bene e cos’è il male».
Il ministro ha concluso dicendo: «sono onorato di essere qui, perché oggi voi siete il centro di questo importante avvenimento. Sono qua perché sono onorato di rappresentare uno Stato che oggi si inchina a tutti voi e ognuno di voi ringrazia per la scelta che avete fatto».
Il suo intervento è stato preceduto da quelli dei colonnelli Gianluca Spina e Fabrizio Barone, comandanti rispettivamente della Scuola marescialli dell’Aeronautica militare e della Scuola sottufficiali dell’Esercito. «Sarete presto a fianco di chi è impegnato nella difesa degli spazi aerei nazionali, nelle operazioni all’estero, nelle missioni di trasporto umanitario o di soccorso alle popolazioni colpite dalle calamità naturali - ha detto il colonnello Spina - Affrontate quest’impegno con lealtà e nei momenti difficili che arriveranno ricordate delle sensazioni che state provando e dei principi che vi abbiamo trasmesso durante il vostro percorso formativo».
Il colonnello Barone che, rivolgendosi ai giovani allievi, li ha esortati ad essere «coraggiosi, non solo fisicamente ma soprattutto moralmente, quel coraggio a cui dovete attingere a piene mani per prendere le decisioni difficili che inevitabilmente affronterete».