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LADISPOLI - Un inizio «duro» per il progetto Estate sicura 2023 sulle spiagge ladispolane. In poche settimane, da quando è stato attivato il servizio, sono state ben 15 le richieste di soccorso che hanno raggiunto gli assistenti bagnanti e tutta la rete che c'è dietro (la protezione civile Dolphin, la polizia locale, la guardia costiera, ...). «All'inizio della stagione c'è tanta voglia di farsi un bagno - ha commentato Enzo Freddi, presidente della Dolphin - e molti turisti non hanno consapevolezza di che condizioni ci sono nel nostro mare». Il tratto più complesso è sicuramente quello nella zona nord, dove la presenza dei frangiflutti, rende "pericoloso" in alcune condizioni meteo marine, il bagno. «Con le correnti di risacca si rischia di finire in qualche fosso e ci si avvicina pericolosamente agli scogli». Ed è proprio in questa zona che gli assistenti bagnanti sono intervenuti a meno di 24 ore dall'attivazione del servizio. In cinque occasioni si è trattato di minori (un'età compresa tra gli 8 e i 13 anni). Uno degli ultimi salvataggi l'altro giorno, quando una ragazza di 22 anni e il fratellino di 13 si sono ritrovati in difficoltà. E poi c'è il monitoraggio delle spiagge da parte di volontari che a piedi fanno da collegamento tra un assistente bagnante e l'altro, oltre che con i vari Enti, via radio. Collegamenti utili anche per ritrovare i piccoli che spesso si allontanano dall'occhio vigile dei genitori. «In questi giorni - ha proseguito Freddi - abbiamo ritrovato circa 4 bambini».
Soddisfatto della partenza di Estate Sicura è anche il sindaco ladispolano, Alessandro Grando: «Le prime settimane di luglio sono state caratterizzate da costanti controlli, dall’alba al tramonto, della fascia costiera del territorio di Ladispoli. Occhi sempre aperti che hanno permesso di soccorrere #bambini ed adulti in difficoltà. Ricordiamo che, se è doveroso da parte del Comune dare risposte concrete ai residenti e ai turisti, garantendo sicurezza e accessibilità a tutti, è altrettanto innegabile ricordare che il mare deve essere amato e, allo stesso tempo, rispettato. Invitiamo quindi i bagnanti a seguire sempre le regole, evitando comportamenti avventati che possono provocare tragedie». Il progetto sarà operativo fino a settembre, con particolare intensificazione dei controlli nel mese di agosto quando si prevede a Ladispoli un massiccio afflusso di vacanzieri. «Ricordiamo che sono operative – specifica il consigliere comunale delegato al Demanio Marittimo, Pierpaolo Perretta - quattro postazioni di salvamento. A Marina di San Nicola, a Palo Laziale e nel quartiere Caere Vetus (una sulla spiaggia libera di via Santa Marinella e una sulla spiaggia limitrofa allo stabilimento La Baia). In tutte le postazioni sono presenti torrini di avvistamento corredati da tutte le dotazioni di sicurezza necessarie. A disposizione delle persone con difficoltà motorie ci sono inoltre sedie sedie job oltre a delle passerelle di accesso che permettono a tutti di arrivare fino al mare. A Torre Flavia, durante i fine settimana, verrà ripetuto il progetto con la presenza di unità cinofile di salvamento. Ogni intervento è concertato con il locale comando di Guardia Costiera che ringraziamo per competenza e disponibilità. Cogliamo l’occasione per ringraziare l’assobalneari che, tramite una linea di comunicazione radio, ha contribuito a realizzare una azione più efficace sul territorio oltre all’indispensabile sostegno fornito dalla associazione Dolphin e dai suoi volontari specializzati nel soccorso acquatico, che supportano il progetto con le loro unità nautiche e, soprattutto, con la loro trentennale esperienza sul litorale».
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