CIVITAVECCHIA – Dalla Tv nazionale alla Asl Roma 4, la storia avventurosa del dottor Alessandro Marcelli anche noto come “il dottore di Pechino Express”.

«Ho iniziato a collaborare – racconta Marcelli - con Banijay Italia (nota casa di produzione che si occupa di trasmissioni come, solo per fare qualche nome, L’Isola dei Famosi, Pechino Express e Dinner Club) con l’ottava edizione di Pechino Express nel 2019. Da lì abbiamo proseguito facendo altre tre edizioni compresa quella di quest'anno in onda su Sky Italia e in streaming su Now. Ho collaborato poi nel 2023 a L’Isola dei Famosi, alle due edizioni di Dinner Club su Prime Video con Carlo Cracco, ad una edizione de Il Collegio su Rai 2 e poi sono stato per tre volte ospite a Piazzapulita».

Marcelli è un medico di produzione ma la mansione cambia a seconda del tipo di programma con cui collabora. Ovviamente per trasmissioni più “estreme” i compiti del medico sono ben differenti, ad esempio per Pechino e Isola il medico di produzione si occupa quasi di medicina di emergenza e urgenza, inoltre è il medico della crew e dei concorrenti, diventa un punto di riferimento importante per tutto il gruppo di lavoro.

In Dinner Club, invece, «oltre ad essere il medico dei partecipanti al cooking travelogue, durante il periodo Covid mi sono occupato anche degli aspetti sanitari del set. Mi occupo poi della parte medico legale, quella che riguarda tutte le pratiche a livello incidentali, ma l’impegno maggiore rimane quello legato alle emergenze».

In programmi come Pechino Express e L’Isola dei famosi ci sono stati diversi interventi. «I tre maggiori – racconta Marcelli – sono stati quello su Asia Argento nel 2019, quando in Thailandia si ruppe la rotula. Siamo intervenuti in emergenza per contenere la fattura, l’abbiamo trasportata in ospedale e poi abbiamo gestito la parte del rimpatrio. Successivamente l’ho seguita personalmente per tre mesi nel suo percorso riabilitativo».

Altro episodio è stato il brutto infortunio all'apparato legamentoso del ginocchio di Joe Bastianich nella penultima edizione di Pechino».

Durante la scorsa edizione de L’Isola dei famosi, invece, «ci sono stati diversi interventi importanti, il più grave su Paolo Noise perché ha avuto un Tia (attacco ischemico transitorio a livello cerebrale). Una sera con l’elicottero lo abbiamo prelevato e portato inizialmente al Resort, dove è allestito un ambulatorio, per una prima stabilizzazione, poi sempre in elicottero ci siamo diretti in ospedale. Sull’Isola operiamo io e due medici locali».

C’è stata poi la distorsione al ginocchio di Helena Prestes e quella di alto grado della caviglia di Federica Pellegrini.

Nell'edizione attualmente in onda «l’intervento più importante è stato fatto su Fabio Caressa per un esaurimento di energie durante un gioco. Insomma io garantisco la sicurezza e la salute dei concorrenti. Divento il loro punto di riferimento anche psicologico, tutte le sere li visito e li supporto. Ci sono rapporti che sono durati nel tempo e che si sono trasformati in amicizia come con Vittoria Cabello. Si crea spesso un legame forte ma, soprattutto, non ho mai avuto problemi con nessuno».

In questi anni sono state tante le esperienze al limite per Marcelli che rassicura: «È tutto tremendamente vero. La cosa che mi ha colpito è che nel sud est asiatico le popolazioni sono di una ospitalità pazzesca. Un luogo che mi è rimasto nel cuore è la Thailandia, da Surat Thani a Bangkok siamo passati per alcuni villaggi dove la popolazione non ha quasi nulla eppure vedi i bambini sorridere felici, le persone ti danno quello che hanno, anche se possiedono poco lo dividono con te. In Cina, ad esempio, c’è un paese sulle montagne della parte sud centrale, un villaggio dove c'è l'unica popolazione che può detenere un'arma. Non hanno elettricità, vivono e coltivano il riso ma è davvero un posto meraviglioso e le persone sono generosissime. Grazie a Pechino Express ho visto dei posti meravigliosi».

Marcelli è impegnatissimo nel progetto che lo vede protagonista nella Asl Roma 4 tra Prescribe to Fitt e Ambulatorio contro la sedentarietà, un qualcosa messo in piedi da lui e che gli ha impedito di prendere parte ad alcune trasmissioni ma per Pechino lascia sempre una porta aperta. «Sono molto legato alla produzione di Pechino Express, cercherò di prendere parte perché è un qualcosa che mi ha dato tanto e devo solo ringraziare tutti loro, la produzione e il mio collega Marco Scarcia che mi ha “introdotto”».

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