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SANTA MARINELLA – Sembra irritato, il sindaco Tidei, per l’iniziativa presa dai consiglieri di minoranza, che si sono rivolti al Ministro Piantadosi e al Prefetto Giannini, perché reputano illegittimo il consiglio comunale che ha ratificato la nomina di Maura Chegia a nuovo consigliere comunale. “Non sono certo i consiglieri di minoranza a potersi definire i tutori della legalità – afferma Tidei - non possiamo più permettere che vengano diffuse tali notizie palesemente infondate. L’organo competente del Comune, ha già esaustivamente risposto in merito alle legittime procedure adottate nel consiglio comunale, ovvero nel corso della seduta dell’assemblea cittadina disertata dall’intera minoranza che, sa solo sottrarsi al confronto democratico. Si ricorda che all’ordine del giorno era prevista la surroga del consigliere comunale conseguentemente alla accettazione della carica di assessore da parte di Marina Ferullo. La surroga è stata deliberata e la nuova consigliera si è insediata, ricostituendo il quorum previsto per Legge. A tale scopo è stato ribadito che la delibera di surroga è un atto dovuto, non discrezionale e quindi obbligatorio, e la sua eventuale mancata adozione costituisce una violazione di legge con le conseguenze previste dal vigente ordinamento degli enti locali. Esiste infatti una giurisprudenza costante a riguardo. Sullo stesso argomento, è intervenuto il Consiglio di Stato che in più casi ha precisato che “la surroga del consigliere dimissionario, costituisce un atto dovuto e in quanto tale, non può essere impedita o venire a mancare per effetto di manovre dilatorie ed ostruzionistiche in seno al Consiglio Comunale che paralizzino il regolare svolgimento della vita democratica dell’ente locale e il funzionamento dei suoi organi elettivi”. Dunque il palese tentativo di ostruzionismo messo in atto dalle opposizioni, è apparso totalmente ininfluente perchè la surroga di un consigliere non è un atto che si può rimandare. Pertanto può sicuramente si può affermare che la delibera di surroga è un atto dovuto”.
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