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A pochi passi dallo svincolo di Capaci (PA), nei pressi della stele posizionata lungo l’autostrada A/29 nel luogo della strage in cui morirono per mano mafiosa il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta della Polizia di Stato Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, Tina Martinez Montinaro (vedova di Antonio) ha voluto che nascesse un giardino con un albero di ulivo dedicato ad ogni vittima innocente della barbarie mafiosa. Il Giardino di Capaci, conosciuto anche come Giardino della Memoria “Quarto Savona Quindici” (la sigla radio dell’equipaggio di scorta) è stato inaugurato il 23 maggio 2017.
Da quegli ulivi, piantumati su quella terra macchiata dal sangue dei giusti e degli onesti, è iniziato un percorso di rinascita che ha dato luogo a una piccola produzione di olio. Anche quest’anno, in prossimità del periodo pasquale, l’olio, frutto di quegli ulivi, viene distribuito a tutte le Diocesi italiane per essere consacrato in occasione del mercoledì o del giovedì santo e, divenuto sacro crisma, essere utilizzato per l’amministrazione dei sacramenti.
Questa mattina il questore di Viterbo Fausto Vinci si è recato dapprima nella sede della Diocesi di Viterbo e, successivamente, in quella di Civita Castellana per consegnare ai vescovi Orazio Francesco Piazza e Marco Salvi una bottiglia dell’olio proveniente dal Giardino della Memoria di Capaci per essere consacrato durante la celebrazione della Santa Messa Crismale. Un gesto simbolico con il quale la polizia di Stato vuole dare un segnale di pace e di speranza anche ai viterbesi.