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CIVITAVECCHIA - È stata affidata al professor Stefano Ferracuti la consulenza medico psichiatrica che dovrà andare ad accertare la capacità di intendere e di volere, al momento dei fatti, di Valerio Marras, il 29enne che la sera del 27 giugno scorso ha ucciso la madre, Cristiana Roversi, a coltellate. Ieri mattina il magistrato Delio Spagnolo, di concerto con gli avvocati difensore del ragazzo, Tiziano Iervolino, e della famiglia, Paolo Pirani, ha affidato l’incarico al professionista che inizierà le operazioni peritali il 30 luglio prossimo, all’interno del carcere di Borgata Aurelia dove è attualmente detenuto Marras. Una perizia complessa, quella che vedrà impegnato il professor Ferracuti. Perché il sostituto procuratore titolare dell’indagine vuole avere un quadro il più dettagliato possibile. Il professionista, infatti, dovrà sì visitare il ragazzo, ma anche scandagliare tutta la documentazione medica, il suo percorso clinico, andando a verificare eventuali rischi psicopatologici e la pericolosità sociale del 29enne. In tanti hanno parlato di una strage annunciata, proprio in virtù dei problemi che aveva il ragazzo, seguito dal 2008, anno in cui rimase vittima di un terribile incidente stradale. Ebbene. Ferracuti dovrà analizzare la cartella clinica messa a disposizione dal Dsm di Civitavecchia, valutare le cure predisposte e indicare se ne sono necessarie altre, verificare la compatibilità del regime carcerario con eventuali patologie riscontrate e, nel caso, indicare le strutture alternative più idonee dove poter assistere Marras. Per il momento il consulente avrà a disposizione 60 giorni.