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Il comitato “No scorie Viterbo” fa la sua prima uscita pubblica. Dopo la recente nascita anche a Viterbo del comitato contro il deposito nazionale di scorie nucleari, annunciato lo scorso 28 marzo a Palazzo dei Priori nel corso di un evento pubblico con la prima raccolta di adesioni e il primo incontro del 15 aprile scorso nella sede di via delle Piagge, ieri mattina, a Spazio Conad, la prima uscita pubblica. Un gazebo organizzato la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 16 alle 19, con la presenza del geologo Antonio Menghini, ha illustrato ai cittadini le motivazioni della nascita del comitato No scorie e preso adesioni in vista dei prossimi appuntamenti ufficiali. Primo tra tutti la manifestazione dell’11 maggio a Corchiano (con partenza alle 10.30 da piazza del Comune) che sarà il terzo raduno ufficiale di Tuscia in Movimento (che aggrega tutti i comitati e le associazioni anti-deposito) dopo l’incontro al teatro comunale di ottobre 2024 di Canino e la marcia di Vulci del 6 aprile scorso. Nel volantino distribuito ai cittadini il decalogo dei motivi del no alle scorie nucleari in uno dei 21 siti individuati dalla Sogin nella Tuscia: il no unanime di istituzioni (Regione Lazio, Provincia di Viterbo e Comuni), associazioni e cittadini; una metodologia “vecchia, arbitraria e sbagliata” utilizzata da Sogin; scorie ad alta intensità insieme a quelle a medio-bassa insieme nel deposito; problemi come la sismicità, le falde di superficie, l’origine vulcanica e la vicinanza dei siti ai centri abitati; la presenza di aree naturali, siti archeologici e le eccellenze agricole locali. Insieme a questi fattori anche la presenza di 5 Biodistretti; il mancato coinvolgimento delle comunità locali; le conseguenze negative su vocazione sociale del Viterbese, assistenzialismo e regressione demografica; conferma dell’ennesima servitù territoriale. «Oggi è andata molto bene – dice Antonio Menghini – c’è stata molta partecipazione e abbiamo raccolto decine di firme per la petizione e le adesioni al comitato no scorie di Viterbo. Molte persone non sapevano nulla per cui è molto importante fare comunicazione». Il geologo Antonio Menghini, direttore scientifico del comitato no scorie di Canino, ha riscontrato molto interesse da parte di tecnici già informati sui temi di lotta dei no scorie e affrontato pareri diversi e persone del tutto ignare dei fatti. «È stato interessante parlare con diversi giovani tecnici – dice Menghini – come ingegneri anche di alto livello ma anche tanta gente comune. C’era chi già sapeva tutto ed è venuto direttamente al banchetto a firmare e chi, invece, non sapeva assolutamente nulla e chi se n’è andato dicendo che era a favore del deposito scorie senza darci la possibilità di spiegare bene le motivazioni. C’era un po’ di tutto. La sensazione è che ancora c’è da lavorare molto sull’informazione locale». Il gazebo verrà ripetuto sabato prossimo sempre all’ingresso di Spazio Conad dalla parte del parcheggio principale