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CIVITAVECCHIA – Non luogo a procedere, perché il fatto non sussiste.
Questa la decisione del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Civitavecchia nei confronti dell’ex segretaria generale dell’Autorità di sistema portuale - ai tempi della presidenza Di Majo - Roberta Macii, accusata di aver calunniato lo storico esponente dei comitati cittadini Angelo Pierotti.
«Il giudice ha accolto pienamente le tesi della difesa - ha commentato soddisfatto l’avvocato Lorenzo Mereu - dopo un’ampia discussione sono state demolite le argomentazioni contro la mia assistita, da sempre convinta della propria innocenza, del fatto che che la questione fosse completamente scollegata dagli elementi acquisiti dal pm e soprattutto del proprio comportamento, a tutela della sua persone e dell’ente che in quel momento rappresentava».
La richiesta di andare a processo era arrivata al termine delle indagini svolte dai Carabinieri in seguito alla denuncia presentata da Pierotti, assistito dall’avvocato Alessio Fabi, in conseguenza della denuncia a sua volta depositata da Roberta Macii che dichiarava di essere stata vittima, insieme all’Adsp, di atti persecutori e diffamatori oltre che di tentata estorsione.
«C’ è un profondo rammarico di non andare ad un dibattimento da cui sarebbero certamente emerse una serie di risposte utili per l’intera collettività - ha commentato Angelo Pierotti al termine dell’udienza di ieri al Palazzo di Giustizia - sarebbe stata un’ottima occasione per smentire tutte le affermazioni infondate dette durante l’udienza. Mi duole che non si potrà prendere coscienza dei motivi per cui una dipendente di un’Autorità portuale concorrenziale distante una manciata di km è stata nominata Segretaria Generale a Civitavecchia».
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