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MONTALTO DI CASTRO – Netta presa di posizione di Enrico Panunzi, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio al termine della marcia contro i rifiuti radioattivi nella Tuscia: «Oggi ho partecipato con convinzione alla manifestazione a Vulci contro la realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari nella Tuscia».
«In marcia, insieme a cittadini, amministratori, associazioni e comitati, per ribadire un chiaro e forte no a un’opera che andrebbe contro l’identità profonda della nostra terra. – spiega Panunzi – Il deposito contrasta con la vocazione agricola, turistica e culturale della Tuscia. Siamo un territorio ricco di storia, natura, prodotti enogastronomici unici, tradizioni secolari: non possiamo accettare che tutto questo venga messo a rischio. La sola ipotesi di costruire qui il deposito ha già avuto effetti dannosi, generando incertezza. Immaginate cosa potrebbe accadere dopo la sua realizzazione: un colpo mortale al futuro economico della nostra provincia, ai progetti di sviluppo sostenibile, e soprattutto un rischio per la salute e l’ambiente». «La Tuscia non può e non deve - sottolinea Panunzi - diventare la pattumiera d’Italia. Ma c’è un elemento positivo che oggi voglio sottolineare: questa battaglia ha unito il territorio. Ha acceso una nuova consapevolezza collettiva del valore della nostra terra. Ha fatto nascere un movimento ampio, trasversale, determinato. Oggi, questo 6 aprile è un’occasione per far sentire, ancora una volta, la nostra voce. Per dire che non ci voltiamo dall’altra parte. Per dire che la Tuscia è viva, e vuole restarlo. Continuerò a stare al fianco delle nostre comunità in questa battaglia. Ad iniziare dal prossimo appuntamento dell’11 maggio a Corchiano, per ribadire la nostra netta e totale contrarietà. Insieme possiamo e dobbiamo impedirlo».
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