Una donna è morta per le esalazioni di fumo e un’altra salvata in extremis. È drammatico il bilancio di un incendio che lunedì sera si è sviluppato in una palazzina di Oriolo Romano.
Erano da poco passate le 22 quando nell’appartamento al primo piano, per cause in corso d’accertamento, si è innescato il rogo.


Le fiamme hanno aggredito i solai in legno della struttura, mentre il fumo denso e nero si è levato fino al secondo piano dove sono rimaste intrappolate le due donne.
Dato l’allarme, sul posto sono giunti i vigili del fuoco con più squadre dai distaccamenti di Bracciano, Civita Castellana e Tarquinia insieme ad alcuni mezzi specializzati della sede centrale di Viterbo. Presenti sul posto anche il 118 e i carabinieri.
Le operazioni di spegnimento dell’incendio si sono rivelate particolarmente complesse e sono andate avanti per ore.


Nel frattempo, con l’ausilio dell’autoscala, i vigili del fuoco sono riusciti a raggiungere il secondo piano e a trarre in salvo in extremis una donna che, affidata alle cure del 118, è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni.
Non c’è stato invece nulla da fare per l’anziana inquilina dell’appartamento accanto. Letizia Faggiano, 92 anni, è stata trovata ormai priva di vita. I sanitari non ganno potuto far altro che constatarne il decesso per intossicazione da fumo.
Al termine delle operazioni di spegnimento dell’incendio, la palazzina che conta 6 appartamenti è stata dichiarata parzialmente non fruibile e posta sotto sequestro.


Ieri mattina i vigili del fuoco del Nia, il nucleo investigativo anticenti, sono tornati nell’immobile per effettuare un sopralluogo. Si tratta di chiarire che le cause che hanno provocato l’incendio.


Non è escluso che le fiamme possano essere partite da alcune candele rimaste accese nell’appartamento al primo piano ma la circostanza è tutta da verificare.
Solo ulteriori e approfonditi accertamenti da parte degli investigatori potranno fare luce sull’accaduto.
Le indagini sono coordinate dalla pm, Paola Conti.