S. MARINELLA – Sul blog “RadioColonna.It” si parla della situazione in cui versa la stazione ferroviaria di Santa Marinella, sottoposta da mesi a lavori di ristrutturazione. In particolare, il giornale telematico, evidenzia che “nella stazione è presente una pensilina senza tetto. Perché? – si domandano - immaginate una giornata di pioggia, in attesa di un treno. E, accanto, un pilone di buon acciaio che sostiene una pensilina. L’ombrello si potrebbe chiudere, per restare all’asciutto qualche minuto. Tutto molto bello, ma non a Santa Marinella. Sì, perché la stazione ferroviaria della Perla del Tirreno, i cui binari tagliano in due la cittadina nata a inizio 900, ha sì una pensilina, ma corta e per giunta senza tetto. Solo uno scheletro bianco, ma senza la copertura di sopra. Dunque, perfettamente inutile, sia per ripararsi dal sole cocente di queste settimane, sia dalla pioggia. Domanda, a cosa serve una pensilina se manca del tetto? Allargando lo spettro, la mobilità è un aspetto fondamentale per la vita di un cittadino. In un’analisi sull’accessibilità, l’Istat ha preso in considerazione 258 stazioni ferroviarie in cui è previsto il servizio passeggeri e in cui passano treni regionali o a lunga percorrenza. Sono state considerate soltanto le infrastrutture in cui i treni al giorno sono almeno tre. Sono il 32,8% i Comuni italiani in cui la stazione ferroviaria risulta sia accessibile che prossima, dunque 35,7 milioni di italiani vivono in zone del paese in cui è sia facile che rapido il raggiungimento dell’infrastruttura su rotaia. Parliamo del 61% della popolazione italiana. Sono invece il 17,2% le amministrazioni distanti ma molto ben collegate alla rete. Le aree più critiche nel Paese sono però quelle in cui la ferrovia non è né accessibile né prossima. Sono 2.599 i comuni, il 32,8% circa delle amministrazioni italiane. In quei territori vivono circa 6,8 milioni di persone, pari all’11,6% della popolazione”.