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S. MARINELLA – Una platea di oltre cento persone ha assistito ieri l’altro, nell’aula consiliare, alla relazione sui risultati della campagna di scavi nell’antica Castrum Novum. Presenti il sindaco Pietro Tidei, la consigliera Paola Fratarcangeli, il responsabile del Polo museale Flavio Enei, gli archeologi e i volontari del Gatc.
«Ringrazio per la preziosa collaborazione gli studenti e i ricercatori dell’Università di Pilsen, dell’Istituto romano Finlandese, di Atena e tutti coloro che con ammirevole dedizione hanno dato il proprio contributo agli scavi nella nostra Castrum Novum - ha detto il sindaco - stiamo portando alla luce una città nascosta per secoli e che ogni anno offre ritrovamenti e reperti che raccontano la storia della colonia romana, unica nel suo genere. Siamo certi che con il proseguimento degli scavi, assisteremo ad altre importanti scoperte che daranno lustro alla nostra città e premieranno le fatiche di chi, anno dopo anno, giorno dopo giorno, si dedica alla ricerca con entusiasmo e passione”.
Gli scavi, concentrati sul teatro e sotto di esso, hanno portato alla luce fino ad oggi numerose strutture pertinenti ad una area “industriale”, che a sua volta si era sovrapposta agli edifici del castrum del III° sec a.C. Sempre sotto all’impianto teatrale, sono stati ritrovati ambienti con vasche deputate probabilmente alla produzione di beni per la città. Inoltre, gli scavi hanno portato alla luce le parti tipiche del teatro romano, la cavea, il proscaenium e l’orchestra. È stato inoltre rinvenuto il sistema fognario, che serviva al deflusso delle acque piovane. Nell’ ambito di quest’ultima scoperta, sono stati trovati mattoni con bolli, perfettamente conservati, che hanno dato ulteriori conferme sulla datazione del teatro, età Antonina II sec d C. Nell’area sono visibili resti di pavimenti ben conservati, e testimonianze della vita quotidiana come vasellame, armi, anfore, stoviglie e monete.