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S. MARINELLA – Uscito indenne per la seconda volta consecutiva nell’arco di un anno, dalla mannaia delle minoranze che chiedevano la sfiducia al primo cittadino nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il sindaco Pietro Tidei si presta a discutere la vicenda.
Sindaco, questa mozione di sfiducia respinta con un margine di nove a uno, rappresenta un'affermazione di forza inequivocabile o il segno di un'opposizione in palese difficoltà strategica?
“Come si dice? Chi vince festeggia, chi perde spiega e in questo caso recrimina – risponde Tidei - nel gioco della politica, alla fine contano i numeri. E nove a uno non lascia spazio a molte interpretazioni, L'opposizione si è presentata divisa, confusa, senza una strategia chiara. Il risultato è la fotografia plastica di questa loro impotenza”.
Tutto è nato dalla questione dell'auto blu, sollevata dal consigliere Fiorelli. Un tentativo, a suo dire, di fare chiarezza su un presunto utilizzo improprio di risorse pubbliche?
“Il consigliere Fiorelli ha una sua particolare visione della chiarezza. Sempre alla ricerca di vendetta politica contro di me per aver perso malamente le elezioni senza neanche essere arrivato al ballottaggio. Prima tenta di convocare un consiglio con quattro firme, una mossa velleitaria respinta perché c'erano accertamenti in corso. Poi, anziché aspettare i risultati, butta lì una mozione di sfiducia, mettendo insieme un'accozzaglia improbabile e coinvolgendo anche la sinistra. Un pastrocchio politico, diciamocelo chiaramente”.
Un'alleanza, quella con Coalizione Futuro, la lista di sinistra in minoranza che ha destato sorpresa, soprattutto per il coinvolgimento della signora Di Liello.
“In politica, talvolta, si assiste a convergenze che lasciano perplessi. La consigliera Di Liello, come Fiorelli, non si rassegna ad aver perso al primo turno nel 2023. E questo sentimento personale supera la coerenza politica. L'abbraccio tra anime politiche così distanti è una offesa ai reciproci elettori e ha avuto effetti nefasti. Prima Noi Moderati e poi altri hanno ritirato il loro sostegno alla mozione. Fiorelli si è ritrovato isolato. Ma quando una iniziativa nasce zoppa, su spinte emotive personali, priva di un solido fondamento politico, il finale è scritto. Alcuni hanno capito subito che si trattava di una farsa, di un tentativo maldestro di destabilizzare. Hanno fatto bene a tirarsi indietro, a non farsi coinvolgere in quella che si è rivelata una pagliacciata. C'è stato anche il tentativo di far saltare la seduta, contestando la convocazione, un'azione che alcuni hanno interpretato come un espediente per evitare la conta.
“Se Fiorelli avesse avuto davvero a cuore la regolarità delle procedure, perché aspettare sei giorni dalla convocazione del consiglio per fare storie sui capigruppo? Un tempismo strano. Ma hanno capito tutti che era solo un espediente per evitare la batosta”.
E poi l'aula ha visto la presenza di un solo sostenitore della mozione, Angeletti, che ha poi annunciato il suo passaggio al gruppo misto. Un epilogo inatteso?
“Scontato direi. Angeletti ha lasciato il gruppo della Lista Fiorelli per aderire al gruppo misto. La decisione del consigliere Angeletti è un atto che prendo per quello che è, una sua autonoma valutazione”.
Tornando alla questione dell'auto blu, lei l'ha definita emblematica, in che senso?
“Emblematica perché svela il modus operandi di certa gente. Si monta un caso su una non notizia, un “anonimo impiegato” comunale ha “un parente” che vede “un'auto” a Ciampino, guarda caso ne conosce la targa, guarda caso ha la foto pronta, una foto che un qualsiasi software di intelligenza artificiale può produrre in un minuto. Dodici consiglieri hanno capito subito la bufala, solo quattro hanno abboccato. Mi chiedo chi sia il burattinaio dietro le quinte. Chi sta usando Fiorelli come una marionetta?
Sindaco, dopo questi eventi, intravede cambiamenti nello scenario politico locale?
“Vedo una sinistra che dovrà riflettere sulla rappresentatività di figure che appaiono distanti dal tessuto storico e sociale di questa città. Un elemento, a mio avviso, poco integrato con la tradizione politica locale. Per quanto riguarda Noi Moderati, hanno avuto un ruolo nella mia elezione e credo che, superata la polemica infondata sulla vicenda Mencarelli, zero ricorsi al Tar, lo ribadisco possano, con maturità, contribuire al bene di Santa Marinella anche da posizioni diverse. La destra, se vuole avere un futuro, deve liberarsi di figure come Fiorelli, dovrà fare le proprie valutazioni e decidere se continuare ad affidarsi a una leadership che i fatti dimostrano essere inadeguata e in declino. Tanto più che invece, segnali di vitalità provengono in quella parte della stessa Forza Italia che guarda con interesse a un'area moderata e progressista, che ha contribuito alla nascita e sostiene la nostra amministrazione. Qui il Futuro è già iniziato. E’ fatto di scuole nuove, impianti sportivi incredibili, una stazione che sarà la più bella del Lazio, strade, acquedotti, fognature. Cinquanta milioni di opere, cantieri ovunque. E cosa fa l'opposizione? Niente, sono bloccati nel passato”.
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