SANTA MARINELLA – Anche la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Emanuela Mari esprime solidarietà alla consigliera comunale di Santa Marinella, Alina Baciu, dopo le presunte offese ricevute durante il consiglio comunale del 5 luglio da parte del sindaco Pietro Tidei.

 «In merito alle recenti dichiarazioni attribuite al Sindaco d Santa Marinella Pietro Tidei – afferma Emanuela Mari – desidero esprimere il mio sdegno, la mia ferma condanna e la mia piena solidarietà alla consigliera comunale Alina Baciu; le affermazioni riportate riguardo al suo ruolo di eletta (la più votata), donna e mamma sono non solo vergognose e retrograde, ma anche un triste segnale di atteggiamenti sessisti che, purtroppo, nonostante le tante battaglie, ancora si manifestano nella nostra società».

«Essere madre non è un ripiego, né il solo completamento dell’essere donna – sottolinea Emanuela Mari - È una scelta importante e complessa che comporta l’assunzione di un impegno individuale, umano e sociale che si riflette nell’inserimento nel lavoro, sulla possibilità di fare carriera senza dover scegliere tra il lavoro e i figli, sull’impegno a favore della comunità. Tutte le donne hanno il diritto di partecipare pienamente e in condizioni di parità alla vita politica e pubblica, senza essere censurate o sminuite da pregiudizi antiquati».

«Ancora più offensivo è il tentativo del Sig. Tidei di rigirare la frittata nascondendosi dietro l'affermazione che il suo tono fosse sarcastico – prosegue Emanuela Mari – Il consigliere comunale è un pubblico ufficiale che rappresenta i cittadini del Comune in cui è stato eletto. Tra le sue prerogative vi è quella di fare richieste agli uffici per ottenere tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, ritenute utili all'espletamento del proprio mandato. Questo ruolo viene esercitato non certo per “importunare i dipendenti pubblici”, ma per curare l’interesse pubblico connesso al mandato conferito, controllando il comportamento degli organi decisionali del Comune».

«A nessuno di noi – conclude la consigliera regionale –  verrebbe in mente di rivolgersi a Tidei dicendogli di fare il "nonno" anziché il sindaco. Questa semplice riflessione sottolinea quanto sia inaccettabile e discriminatorio limitare le donne a ruoli predefiniti basati su stereotipi di genere. Rinnovo quindi la mia piena solidarietà alla consigliera comunale Baciu, vittima di questo ingiustificabile attacco sessista. La sua determinazione e il suo impegno nella vita pubblica sono un esempio per tutti noi e meritano il massimo rispetto».

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