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Paura questa mattina a Vasanello per una scossa di terremoto. Intorno alle 11,34 è stato avvertito un forte boato seguito da una scossa sussultoria sentita distintamente dalla popolazione. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia il terremoto di magnitudo 2.2, ha avuto il suo epicentro a una profondità di 7,7 chilometri. L’amministrazione comunale ha attivato immediatamente il piano di sicurezza e aperto il Coc (Centro operativo comunale). Per precauzione le scuole e gli edifici comunali sono stati evacuati.
«La situazione è sotto controllo – ha fatto sapere il Comune - Sono in corso verifiche per accertare eventuali danni a cose e/o abitazioni».
Dal canto suo il sindaco Igino Vestri ha rassicurato i cittadini. «Invitiamo tutta la popolazione a rimanere calma – ha detto il sindaco - anche se in queste situazioni la paura è tanta, fortunatamente non è accaduto nulla di grave».
In serata il sindaco ha fatto sapere che il Centro operativo comunale rimarrà attivo per le prossime 48 ore, salvo ulteriori eventuali esigenze.
«Nel corso della riunione info-operativa tenutasi nel pomeriggio non è emersa alcuna criticità - ha detto Vestri - per precauzione è stato comunque effettuato un sopralluogo presso gli asili, le scuole, le chiese, la palestra e gli uffici comunali con la preziosa e gratuita disponibilità del geologo Leonardo Maria Giannini e dell’ingegnere Dino Mastrogregori, che questa Amministrazione ringrazia infinitamente per la professionalità e per la preziosa collaborazione».
Vestri ha sottolineato che «nella verifica condotta non sono state rilevate lesioni di alcun tipo, dissesti alle strutture o danni». Da domani mattina, quindi, le scuole e gli uffici riprenderanno le loro normali attività.
«In questa “brutta giornata” - ha detto ancora il sindaco Vestri - un ringraziamento va a tutti gli addetti dell'unità di crisi che in tempo reale si sono messi e stanno ancora a completa disposizione ed al personale docente che con indiscussa professionalità ha immediatamente provveduto a far evacuare i nostri bambini e i nostri ragazzi dagli istituti di istruzione».